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Il Sole 24 Ore

Dna dei vitigni, un’arma in più contro le contraffazioni … Se si fosse già utilizzata la Pcr (reazione di polimerizzazione a catena) il blocco dell’export negli Usa di Brunello di Montalcino qualche anno fa si sarebbe potuto facilmente scongiurare. Le nuove tecniche consentono infatti di verificare con certezza il vitigno utilizzato: nel caso in questione si sarebbe accertato che si trattava effettivamente di uve Sangiovese. Il ricorso alla realtà “Pcr” per la verifica dei vini verrà illustrato oggi al congresso dell’Assoenologi ad Orvieto. Sarà anche possibile individuare le molecole responsabili dei diversi sentori. “Finora - spiega Fulvio Mattivi dell’Istituto San Michele all’Adige - era difficile isolare il Dna del vitigno da quello dei batterio o lieviti intervenuti nel processo di fermentazione”. Ora si avrà un’arma in più anche contro la contraffazione.

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