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Il Sole 24 Ore

Prosecco, bloccata l’espansione … Il Veneto ha fermato i nuovi impianti fino al 2014... Il blocco della produzione del Prosecco è “una scelta che fa bene all’agricoltura” secondo la Confederazione agricoltori del Veneto (Cia). E impedisce il crollo dei prezzi. Dopo la firma del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, dei due decreti coni quali si stabilisce che fino alla campagna 2013/2014 i vigneti della Doc Prosecco non potranno superare i 20 mila ettari, di cui 16.500 ricadenti nel Veneto e 3.500 nel Friuli Venezia Giulia. In base alle intese con la stessa Regione Friuli Venezia Giulia, quindi, raggiunto tale limite, l’iscrizione di vigneti di Glera da destinare alla Doc Prosecco è sospesa temporaneamente fino al 2014. Una tappa, secondo Zaia, per “consolidare e proteggere a livello internazionale le potenzialità del Prosecco. Ora ci aspetta il compito di governare la denominazione, trovando il giusto equilibrio tra produzione e consumo, affinché il Prosecco continui il cammino di espansione a livello internazionale” assicurando nel contempo “la giusta remunerazione”. L’obiettivo di conquistare i mercati indiano e cinese è, per Zaia, alla nostra portata. Secondo l’assessore regionale all’agricoltura, Franco Manzato, “il controllo della produzione di Prosecco in funzione anti esuberi non solo giova al prodotto stesso, ma è anche garanzia di mantenimento della redditività di questa coltura vitivinicola”. Poi l’assessore sottolinea che “il mondo del Prosecco riveste un’enorme importanza per la nostra economia agricola e ritengo quindi opportuno creare un tavolo di confronto periodico che coinvolga non soltanto il Consorzio di tutela Prosecco Doc, ma anche il Conegliano Valdobbiadene e il Colli Asolani, con finalità di controllo e monitoraggio delle esigenze di mercato”. Secondo i dati del Cirve (Centro interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia di Conegliano) oggi gli ettari dedicati sono 17mila. Nel 2011 il Prosecco prodotto in Veneto e Friuli, nelle due tipologie Doc e Docg, verrà commercializzato incirca 280 milioni di bottiglie. E il prossimo anno potrebbe raggiungere i 350 milioni. Per il presidente della Cia Veneto Daniele Toniolo “chiudere i rubinetti alla produzione di Prosecco, rappresenta molto di più di una manovra di economia agricola. Dicendo no agli esuberi e basta al cemento la riforma agraria messa in moto dall’assessore Manzato punta prima di tutto al recupero del territorio e alla sua gestione oculata”.

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