02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

La Farnesina sarà vicina alle imprese ... Si lo scorso anno il ministro Franco Frattini ha fortemente voluto una riforma ambiziosa della Farnesina, lo si deve anche alla consapevolezza che occorreva introdurre elementi di dinamismo e innovazione al fine di renderla ancor più tangilbilmente al servizio del sistema Paese. La rete estera delle ambasciate e dei consolati è, per il Paese, un asset strategico troppo importante perchè non se ne ottimizzi la funzionalità. Sotto questo profilo, i dati contenuti nel Rapporto 2011 sull’Italia delle imprese realizzato dalla Fondazione Nord Est, e riportati sul Sole 24 Ore di domenica scorsa, corroborano l’intuizione di fondo che p alla base del processo di modernizzazione del ministero degli Esteri condotto in questi anni e culminato, ma non certo esauritosi, nella riforma. Sue anni fa avevamo già dato vita a due strumenti, la Cabina di regia per l’Italia internazionale, insieme al ministero dello Sviluppo economico; e l’Unità per il sistema Paese e le autonomie territoriali la cui funzione, in raccordo con Confindustria, è stata proprio quella di sostenere il tessuto di piccole e medie imprese che costituisce la componente più vitale del nostro sistema economico e il nerbo del nostro modello export led di sviluppo. La Cabina di regia ha curato 2 missioni di sistema nel 2008, 3 nel 2009 e 2 nel 2010. Spesso con numeri imponenti: coinvolgendo, oltre alle associazioni di categoria, complessivamente oltre 1500 tra imprese e istituti bancari. Nello stesso periodo hanno avuto luogo alla Farnesina oltre 200 incontri con aziende interessate a rafforzare le sinergie con il ministero e la sua rete estera per le loro attività internazionali. Fra il 2008 e il 2010 la Farnesina ha promosso , guidato e organizzato la riunione di 35 commissioni economiche miste, composte da attori pubblici e privati. Nell’ultimo triennio abbiamo pubblicato oltre 600 guide ai mercati internazionali; nello stesso periodo, abbiamo firmato 127 accordi e intese delle autonomie territoriali. Proprio questi numeri, nel testimoniare la richiesta sempre più impellente delle aziende di poter contare su meccanismi efficaci di supporto e assistenza, ci hanno incoraggiato ad approfondire il percorso di cambiamento e a varare una “nuova Farnesina” . “ Nuova” perchè vuole proporsi oggi come naturale interlocutore di riferimento nei confronti di tutte le articolazioni del sistema Italia, grazie anche a un peculiare strumento, la Direzione generale per il sistema Paese, istituita con la riforma, che gestisce in modo sinergico le attività dell’Italia all’estero. Ci siamo inoltre dati il compito di mettere sempre più a disposizione del sistema Italia la rete diplomatico-consolare, gli istituti di cultura, la rete degli addetti scientifici, ma non solo: d’ora in poi, anche le sezioni per la promozione degli scambi istituite nelle ambasciate e nei consolati per effetto dell’ integrazione in esse degli ex-uffici dell’Ice. La Cabina di regia ha dimostrato di funzionare, si è rivelata un esperimento molto fruttuoso di collaborazione pubblico-privato. E’ nel solco di questa positiva esperienza, ora istituzionalizzata, che la Legge 111, nella parte relativa alla soppressione dell’Ice e all’integrazione dei suoi uffici all’estero nella rete della Farnesina, ha voluto dare una prima risposta alle esigenze di una più omogenea e coordinata azione delle istituzioni a favore dell’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo. Si tratta di un primo passo, nella prospettiva di rendere più coesa la gestione del nostro commercio estero, teso a consentire d’invertire la tendenza al declino dell’Istituto stigmatizzata nel Rapporto, e a consolidare il ruolo della rete diplomatica quale braccio operativo a difesa degli interessi strategici nazionali. Un braccio tanto più incisivo quanto più manovrato da un centro che , elaborando anche le grandi opzioni politico-strategiche, detiene il complesso degli strumenti necessari per definire le priorità e indirizzarvi le risorse. Da qui, la particolare attenzione che riserviamo alle economie emergenti. Faccio mia, in fin dei conti, la domanda che si sono posti i ricercatori della Fondazione, se prevalga la preferenza autonomia, o manchi l’offerta di servizi. Di sicuro la Farnesina dimostra di esserci. Non metto in dubbio che possa essere soltanto un imprenditore su duecento a operare una specifica decisione d’investimento all’estero quali conseguenza diretta di un suo contatto con l’ambasciata. Ma un dato di per sé non autorizza a concludere che le aziende siano “sole più che mai all’estero”. Insomma, la fontana c’è. Spetta al cavallo decidere di bere....

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su