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Il Sole 24 Ore

Il marchio Ruffino parlerà americano ... Trattativa Folonari-Constellation... Marchio americano, produzione italiana. Il vino Ruffino si prepara al doppio passaporto. La controversia che da alcuni mesi contrappone la famiglia Folonari (il ramo che fa riferimento a Adolfo, Marco e Paolo) al colosso americano Constellation brands, dopo che lo scorso dicembre i Folonari avevano esercitato l’opzione di vendita sul 50,1% del marchio Ruffino in loro possesso al gruppo statunitense (che già detiene il 49,9%), è invia di risoluzione. La questione ruota intorno al prezzo (i valori in gioco sono nell’ordine dei 50 milioni), oltre che agli aspetti tecnici e operati- vi della transazione, fm qui contestata da Constellation. Ma un’intesa sembra vicina. “Stiamo trattando e c’è la volontà di arrivare all’accordo: penso che entro l’anno si possa chiudere l’operazione”, dice Adolfo Folonari, amministratore delegato della Tenimenti Ruffino. L’intesa prevede appunto che il gruppo americano rilevi il 100% del brand Ruffino, uno dei marchi italiani più conosciuti nel mondo, occupandosi della parte commerciale e distributiva, con il vincolo di acquistare per 25 anni le uve e il vino che provengono dalle aziende dei Folonari. Passa dunque di mano la storica azienda di Pontassieve, in provincia di Firenze, 5 milioni di ricavi nel 2010 (1’87% realizzato sui mercati internazionali), con 14,5 milioni di Ebitda e 100 dipendenti, dove è arrivato da poco il nuovo direttore commerciale e marketing, Tommaso Alessandri. La famiglia Folonari (non è escluso che qualche esponente possa restare in azienda con ruoli manageriali) si concentrerà sulla gestione delle sette tenute toscane (1.500 ettari di cui 600 coltivati a vigneto) e di quella friulana di Borgo Conventi (40 ettari), che complessivamente portano sul mercato 14 milioni di bottiglie di vino di fascia alta, tra Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano e Collio. “Ci concentriamo sulla fase produttiva, ma la collaborazione con il marchio Ruffino resta, nel reciproco interesse”, conferma Adolfo, esponente della sesta generazione della famiglia Folonari che opera nel settore del vino dalla fine del 1700 e comprò l’azienda Ruffino nel 1912, all’epoca conosciuta soprattutto per il Chianti confezionato in fiasco. Dopo il passaggio del 100% della tenuta Ornellaia, sempre in Toscana, da Mondavi al gruppo Frescobaldi, nel 2005, e dopo che il Gruppo italiano vini (Giv) nel 2008 ha riportato in Italia la proprietà del brand Bolla (il marchio era stato venduto dalla famiglia veronese all’americana Brown Forman), quello che si profila con Ruffino è un patto trans-nazionale, una sorta di alleanza di filiera tra produzione (in mano italiana) e commercializzazione affidata a Constellation, leader mondiale di settore con 200 etichette, 3,8 miliardi di dollari di ricavi a fine 2010 e 83 milioni di utile netto nei primi tre mesi di quest’anno.

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