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Il Sole 24 Ore

Il moscato che conquista Darden ... Darden è la più grande società di ristorazione al mondo. Ha quasi 2mila ristoranti sparsi negli stati Uniti, 180mila dipendenti ed è quotata a Wall Street. Nelle sei catene - da Capital Grill, steak house di livello, a Red Lobster, votata al pesce, e Olive Garden che strizza l’occhio alla dieta mediterranea - serve oltre 400 milioni di pasti l’anno. Quando deve scegliere una nuova referenza, che nel gergo dei ristoranti significa una etichetta divino, lancia vere e proprie gare: i produttori selezionati, anche se sono dall’altro capo del mondo ricevono la visita di una delegazione dei master of wine di Darden, accompagnati da una microbiologa che verifica tutto il processo di produzione dei vini. Roba seria, insomma.
Sapete qual è la singola referenza beverage più venduta ai tavoli dei ristoranti delle catene Darden? Un moscato delle colline piemontesi, per l’esattezza il Moscato d’Asti Castello del Poggio, prodotto dal gruppo Zonin nella tenuta monferrina. Ne consumano 1.800.000 bottiglie. La collaborazione con la società americana è partita quattro anni fa, racconta Francesco Zonin, direttore commerciale della casa vinicola veneta: gli Stati Uniti sono il secondo mercato del gruppo e quest’anno Zonin Usa chiuderà con 40 milioni di ricavi (cinque anni fa erano 5milioni). Producono anche in loco, nella tenuta di Barboursville in Virginia dove il presidente Thomas Jefferson aveva trapiantato le prime viti provenienti dall’Europa. Del resto gli Stati Uniti sono ormai mercato di riferimento per il vino italiano, che detiene saldamente il primato sia in quantità che in valore.


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