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Il Sole 24 Ore

In forte crescita i viaggi trainati dagli snappers ... Sono le storie da raccontare, oltre alla facile fruibilità e all’interattività, che trainano le diverse vie del vino: dalla Wein Strasse altoatesina da Terlano a Salorno, alla Romagna Terra del Sangiovese. Dallo “snapper” al “food shopping” sono questi i nuovi format del turismo enogastronomico. Il primo è il preferito dai giovani: (ndr snapper sta per snack + cena), ovvero il recarsi in luoghi ad hoc e di tendenza, come i wine bar nei weekend o durante le vacanze, per merende golose, taglieri tipici, assaggi di territorio e fingerfood, accompagnati da un calice divino locale. Ma c’è anche chi organizza il proprio viaggio per fare “food shopping” e andare direttamente alla fonte” della filiera per acquistare e assaggiare prodotti tipici in azienda, ma anche in botteghe artigiane, cantine consortili, spacci cooperativi. Oppure nei sempre più numerosi food store sul modello di Eataly. Tra le occasioni di turismo enogastronomico ci sono poi le sagre esperienziali per la presentazione di nuovi vini, per promuovere produzioni di nicchia stagionali (dai carciofi agli asparagi, dalle fragole alle ciliege) o particolari, come quelle dedicate ad erbe aromatiche, frutti estinti, vini biodinamici; “feste-festival-fiere”, ispirate alle antiche tradizioni, come la rievocazione di banchetti medievali, tradizionali (come “Enologica” a Faenza), saloni del gusto (di Slow Food a Torino in primis), innovative ed originali (come “Taste” a Firenze e à Milano), e, naturalmente storiche e di riferimento del settore in Italia e non solo, come Vinitaly. Ad andare per la maggiore sono anche le incursioni gustative in località tipiche vicine al luogo in cui i turisti soggiornano per mostre, grandi eventi, viaggi di lavoro. Infine i viaggi dedicati, ovvero quelli di vero e proprio turismo enogastronomico: da quelli organizzati e di gruppo, ai weekend da soli o con gli amici alle 1-2 settimane per conoscere a fondo un territorio. Il viaggio enogastronomico il 30% dei turisti lo organizza sul Web, anche se il 70% rimane per ora fedele ai canali tradizionali (agenzie, guide, altro). Ma nel mercato via Internet in crescita costante a doppia cifra (2 miliardi di utenti nel mondo, 30 milioni in Italia nel 2010, con +444% di utenti dal 2000 al 2010) il turismo è una delle voci più significative e questo fa riflettere sull’esigenza da parte di chi propone offerte di turismo enogastronomico di rafforzare la propria immagine virtuale.

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