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Il Sole 24 Ore

Da vendita terre di Stato 43mila giovani imprese ... Stime Coldiretti sul piano di dismissioni... Quando lo “Stato contadino” avvierà l’operazione di dismissione dei terreni agricoli, prevista dalla legge di stabilità appena approvata, arriverò un’iniezione di superfici coltivabili che potrà favorire la nascita di circa 43mila aziende guidate giovani agricoltori. La proiezione elaborata dalla “Coldiretti Giovani Impresa” è illustrata ieri in occasione dell’assegnazione dell’”Oscar Green”, il premio alle aziende agricole più innovative e orientate al mercato. In Italia c’è ancora una rilevante presenza di over 6o nei campi, ma la pattuglia dei giovani è in crescita. Secondo l’ultimo Censimento solo il 2,5% delle aziende ha un conduttore con meno di 30 anni di età, ma il dato è in aumentò rispetto a 10 anni fa. E soprattutto, ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, la percentuale di conduttori under 4oè rimasta stabile al 4% negli ultimi 30 anni, a fronte della contrazione della componente giovanile degli altri settori. “Un ricambio lento - ha aggiunto il presidente della Coldiretti - che si spiega anche per la difficoltà degli anziani a cedere il passo in azienda”. Ma come ha confermato anche l’Istat il vento sta cambiando. “Quasi un giovane su io - ha sottolineato Vittorio Sangiorgio, delegato di Coldiretti Giovani-sceglie di fare impresa in agricoltura, dove sono 65mila gli under 35 su un totale di72omila, secondo le elaborazioni di dati Unioncamere”. L’effetto moltiplicatore deriverà - ha garantito Marini - dalla possibilità di disporre subito di 340mila ettari pubblici (un risarcimento, considerando che in 30 anni è stato scippato all’agricoltura il 25% della San), ma anche dal calmieramento dei prezzi per l’immissione sul mercato di nuove aree coltivabili. Un passo importante dunque per azionare la leva del rilancio del settore. Ma servirà anche la semplificazione amministrativa, un accordo col sistema distributivo per una corsia privilegiata alle giovani imprese che chiudono la filiera, e soprattutto il credito agevolato “perché - ha aggiunto Marini - per chi non ha terra e capitali c’è una vera e propria barriera”. La Coldiretti ha anche fornito una mappa delle regioni dove potranno spuntare le nuove imprese. A guidare la classifica c’è il Lazio, con un potenziale di 6400 nuove aziende, a fronte di quasi 42mila ettari di sau pubblica. Al secondo posto la Campania (4300 aziende per i 6mila ettari) e a seguire Trento con 3.800 unità. I giovani potranno usufruire anche delle agevolazioni fiscali sugli acquisti previste dallo strumento della “Piccola proprietà contadina”: imposta di registro e ipotecaria in misura fissa e catastale all’1% del valore del terreno. Inoltre sarà possibile accedere ai mutui agevolati o alle garanzie dirette e indirette dell’Ismea che si affiancano ai “pacchetto giovani” messo in cantiere con CreditAgri, il consorzio fidi della Coldiretti.

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