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Il Sole 24 Ore

VeronaFiere vuole crescere anche in Brasile ... Veronafiere pronta a sbarcare in Brasile. E in dirittura d’arrivo la firma tra l’ente fieristico scaligero e un operatore locale specializzato per creare una società dedita allo sviluppo di eventi in Brasile. A partire da Marmomacc, una delle manifestazioni di punta di Veronafiere. ”All’interno della società brasiliana - spiega Ettore Riello, presidente di Veronafiere - stipuleremo un accordo con un operatore locale che svilupperà con noi questo prodotto: conosciamo l’attività fieristica ma poi questa va localizzata sul territorio. E un’iniziativa impegnativa in tutti i sensi, anche dal punto di vista finanziario: è un investimento importante e lo stiamo curando con estrema attenzione”. ”Mancano - conferma Giovanni Mantovani, direttore generale della fiera veneta - solo alcuni dettagli sulla strategia. Ma l’accordo, che è molto più di una partnership, lo firmeremo entro la fine del mese”. Di più per ora non è possibile sapere, ma è un salto di qualità rispetto alla partnership siglata nel 2008 tra Veronafiere e la statunitense Hanley Wood Exhibitions, proprietario e organizzatore di StonExpo che ha poi generato il brand StonExpo/Marmomacc Americas. L’operazione dell’ente scaligero segue di non molto lo shopping di Fiera Milano, che ha rilevato il 75% dell’operatore brasiliano Gruppo Cipa (14 eventi in portafoglio), costato 16,2 milioni di euro. Il “colpo” di Verona arriva quasi in contemporanea con il preconsuntivo 2011 che segna ricavi a 84 milioni (88,8 nel 2010), un Mol di 12,1 milioni (10,9) e un utile netto di i,6 milioni (1,8). Quindi ricavi in calo ma margine in crescita.
”Abbiamo fatto - osserva Mantovani - un grande lavoro, soprattutto sul versante dei costi. E senza rinunciare al rinnovo dei format e agli investimenti: 20 milioni per l’ammodernamento del polo fieristico”. Nel 2011 Veronafiere ha promosso o manifestazioni, 38 delle quali a Verona e 12 all’estero (con 3 milioni di ricavi); sono stati venduti più di 790 mila mq netti e sono stati ospitati oltre 1,2 milioni di visitatori, 16mila dei quali provenienti dall’estero.
Tuttavia il mercato fieristico italiano non si è ancora ripreso dalla crisi del 2008/9:
c’è ancora un eccesso di spazi con prezzi del mq decisamente in calo. Ma ”nonostante le difficoltà - osserva Riello - Veronafiere si conferma uno dei principali player italiani del settore e primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e tra i primi in Europa”. Poi Riello sottolinea che Verona non ha mai ceduto sui prezzi e che non riceve contributi pubblici.
Gli assi portanti di Verona sono soprattutto Vinitaly (la mondiale del vino) e Marmomacc (marmo e macchinari) ”e nel 2012 - aggiunge Mantovani - avremo la biennale Fieragricola, completamente rinnovata, che sta registrando un ottimo andamento delle pre-iscrizioni”. Il mercato italiano tuttavia è a crescita zero, non rimane che puntare, come accade per altri settori dell’economia italiana, su quello internazionale.
”Stiamo definendo - conclude Mantovani - alcune partite, con la messa a regime della società in India che inizia l’operatività, il consolidamento a Hong Kong e l’esordio in Brasile. Punto fermo rimangono gli Stati Uniti, con il wine&food, le tecnologie agroalimentari e il building. Nei prossimi 3-4 anni puntiamo a 100 milioni di ricavi”.


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