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Il Sole 24 Ore

Un Natale nel segno della sobrietà ... Ai miei cari offro una buona bottiglia ... Crisi o non crisi il Natale dovrebbe essere sempre all’insegna di sobrietà e semplicità. Parola di Carlo Cracco, chef del ristorante Cracco di Milano (due stelle Michelin e considerato tra i migliori cinquanta ristoranti nel mondo) e star del programma tv “Master Chef”, che passerà le prossime feste in Romagna, a Santarcangelo, in casa e con la sua famiglia. “Da sempre la mia famiglia trascorre le festività in maniera molto tradizionale e semplice - racconta Cracco - senza troppe cose. In realtà abbiamo sempre festeggiato il Natale con sobrietà. Più che un’occasione per spendere ed esagerare è un motivo per fermarsi tutti insieme davanti alla tavola e parlare. E nessuno cucina, nemmeno io”.
A casa dello chef, infatti, tutto viene preparato i giorni prima “così poi non ci resta che sederci a tavola”. Insomma, il Natale a casa Cracco è all’insegna del relax, del riposo e del godersi la compagnia dei propri cari. E i regali? “In genere non faccio veri e propri regali - spiega lo chef-. Alla famiglia offro una bottiglia divino buona, un rosso, un bianco o uno champagne, che ci beviamo per l’occasione. Invece per i miei nipoti compro doni, ma sempre molto semplici, senza esagerazioni, per mantenere lo spirito del Natale”. Spirito che, volenti o nolenti, molto probabilmente osserveranno gli italiani in generale.
“È difficile dire che Natale sarà per gli italiani - commenta Cracco - ,perché ognuno ha una sua visione, un suo mondo perciò è difficile capire la realtà com’è veramente. In generale credo che ci sarà più sobrietà. Certo, si spenderà ancora, ma concentrandosi su poche cose. Comunque secondo me il Natale dovrebbe essere sempre così, sobrio, non puro consumismo, senza eccessi. Magari la gente approfitta di questo periodo per fare cose che solitamente non fa e questo va bene. Ma tutto, in generale, dovrebbe avvenire senza esasperazioni”.

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