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Il Sole 24 Ore

Caos neve, prezzi ortofrutticoli sotto esame ... Maltempo. Rientra l’allarme gas, si contano i danni nelle regioni più colpite - A Roma consumi in calo di 45 milioni ... Anche se ormai il maltempo dovrebbe avere le ore contate - mercoledì correnti atlantiche dovrebbero, secondo le previsioni della Protezione Civile, riportare le temperature nella penisola intorno alle medie stagionali - continua la conta dei danni, mentre da istituzioni e associazioni arrivano proposte per uscire dall’emergenza ed evitare effetti speculativi. Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato per giovedì una seduta straordinaria del tavolo sulle dinamiche dei prezzi. All’esame, le cause dei rincari dell’ortofrutta e di altri prodotti interessati da aumenti significativi anche in seguito al maltempo; ciò per valutare interventi di contrasto a eventuali speculazioni. E stato anche approntato un numero verde per segnalare eventuali anomalie o rincari ingiustificati dei prezzi: 800 955 959. Confagricoltura Umbria - una delle regioni più colpite dalla neve - ha infatti fatto notare come “non sono giustificabili eventuali aumenti dei prezzi al consumo dei prodotti agricoli. Tali comportamenti seguono una logica puramente speculativa”. L’associazione specifica che è “prematuro” stimare i danni nella regione, anche se certamente si sono registrati “aumenti dei costi per le aziende agricole”, ma tali aumenti “non dipendono dai produttori, che invece confermano il ruolo antinflattivo del settore a vantaggio dei consumatori”. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha chiesto al governo la sospensione dei pagamenti fiscali e previdenziali delle imprese: “Le associazioni imprenditoriali - ha dichiarato - avanzano la richiesta di proroga dei termini fiscali e previdenziali, previsti dal i6 febbraio, in quanto vi sono inevitabili ritardi”. L’ondata di maltempo ha anche contribuito ad incrementare il periodo nero per cinema e teatri che, soprattutto nel Centro-Sud, con Roma capofila, hanno subito secondo l’Anec, un forte calo di affluenza che, come dichiara Valter Casini, presidente di Anec Lazio, “nel settore cinematografico ha registrato dei picchi del -70%”. Nella Capitale, la contrazione non ha riguardato solamente cinema e teatri: secondo Confcommercio Roma, infatti, i consumi sono scesi di 45 milioni di euro solamente in termini di mancati incassi. Nel frattempo, è rientrato ufficialmente l’allarme gas. Cessata emergenza, ha disposto il Ministero dello Sviluppo nonostante le forniture dalla Russia continuino a registrare una riduzione rispetto alle quantità previste: ieri Snam rete Gas ha registrato l’ingresso di 92,5 milioni di metri cubi rispetto ad una richiesta di 108 milioni, con uh minor apporto del 14,5%. Ma a metterci al sicuro è evidentemente la progressiva normalizzazione della richiesta delle famiglie rispetto ai picchi della scorsa settimana che erano stati spinti dal maltempo, ora più clemente. C’è poi l’effetto compensativo del maggiore l’import dalla Norvegia e soprattutto dall’Algeria (si veda Il Sole 24 ore del 12 febbraio). E a riequilibrare le forniture contribuisce anche “la progressiva ripresa dell’operatività - si legge in una nota ministeriale - dei due rigassificatori Gnl di Panigaglia e Rovigo”, anch’essi frenati nei giorni scorsi dal maltempo. E così il Comitato per l’emergenza gas del Ministero dello Sviluppo ha disposto ieri la cessazione dello stato di emergenza con la riduzione, anche se graduale, del funzionamento straordinario della marcia delle centrali a olio combustibile (la sospensione dei tagli alle utenze industriali “interrompibili” era già stata disposta venerdì scorso). Il Ministero precisa tuttavia che “dato che le temperature permangono su livelli bassi, seppure in miglioramento, il Comitato, continuando lo stretto monitoraggio della situazione, ha deciso di mantenere lo stato di allerta e le relative misure”, ovvero la massimizzazione dell’import e dell’erogazione da stoccaggio.

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