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Il Sole 24 Ore

Nei supermercati il Brunello fa boom ... Nel 2011 vendite in aumento del 14% ... Il supermercato diventa sempre più enoteca. I consumi divino in Italia sono fermi (se non in lieve calo) da anni, ma questo non significa che nulla si stia muovendo. E soprattutto bere meno ma meglio non è più solo un auspicio ma sempre più una realtà come confermato dalle cifre sui consumi nella grande distribuzione che rappresenta oltre il 60% delle vendite di vino in Italia. I dati di SymphonyIRI Group dimostrano come la categoria di vini che nel 2011 ha registrato sugli scaffali il principale incremento nelle vendite non è più quella della fascia medio bassa del mercato ma quella delle etichette con prezzo superiore ai euro a bottiglia. Un aspetto che a prima vista sembra in totale contraddizione con la difficile congiuntura economica ma che invece si spiega con le cifre sulle vendite in promozione. Nel corso del 2011 infatti ben il 45% delle iniziative messe in campo dalla Gdo ha riguardato etichette Doc contro il 30% che ha coinvolto invece vini Igt e da tavola. Al di là delle denominazioni la politica delle promozioni ha riguardato per oltre il 50% i vini imbottigliati, il che significa che almeno una bottiglia su due è stata acquistata nell’ambito di un’offerta. Il consumatore quindi, di fronte a una politica di prezzi favorevole, non si è fatto pregare e ha approfittato degli sconti per acquistare vini di maggiore qualità che altrimenti sarebbero stati fuori budget. Un trend che sarà analizzato nel dettaglio in un convegno sui “Nuovi comportamenti di acquisto e consumo nella grande distribuzione” che si terrà nel corso del prossimo Vinitaly (dal 25 al 28 marzo a Verona).
Che la grande distribuzione abbia promosso i vini di qualità è poi confermato anche dai dati sulle etichette più vendute sugli scaffali di super e ipermercati. Una classifica da sempre monopolizzata da Lambrusco, Montepulciano d’Abruzzo e Sangiovese indifferenziato e nella quale cominciano a fare capolino alcune “griffe”. Il caso più eclatante è quello del Brunello di Montalcino che, pur restando un vino di nicchia, tuttavia ha registrato nel 2011 un incremento delle vendite nella Gdo di oltre il 14 percento. “Si tratta di certo di un bel segnale - spiega il presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia - che chiarisce come il consumatore sia sempre più attento alla qualità premiando gli sforzi fatti dalle imprese per produrla. L’unico aspetto al quale bisogna fare attenzione è non eccedere nelle promozioni che se da un lato sostengono gli acquisti, dall’altro, rischiano di penalizzare il valore degli stessi prodotti”.

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