Il Sole 24 Ore

“Cerchiamo cantine per produrre ancora” ... Mezzo migliaio di soci produttori IVI danneggiati in modo più o meno grave dal sisma e una delle principali cantine associate, la Cavicchioli, ferma ormai da venti giorni, per cui si sta studiando la delocalizzazione. “Eppure di fronte alle vittime del terremoto e ai capannoni completamente distrutti noi non ci possiamo lamentare”, assicura Corrado Casoli, presidente del gruppo cooperativo Cantine riunite&Civ, leader nei vini Lambrusco e Pignoletto, 2mila viticoltori e 15 cantine rappresentati tra Modena, Reggio Emilia e Bologna Una terra piegata dalla seconda scossa del 29 maggio ma tornata già al lavoro, sabati e domeniche inclusi, per non perdere l’occasione di condizioni climatiche che fmora lasciano presagire una buona campagna vitivinicola. “Non siamo ancora in grado di definire l’entità dei danni nella Bassa Modenese, dove opera un 30% dei nostri produttori. Abbiamo una ventina di soci rimasti senza casa, ma non per questo si sono allontanati dalle loro tenute agricole. Oggi ciò che ci preoccupa di più sul fronte economico è il fermo produzione della Cavicchioli a San Prospero - spiega il presidente - azienda a 15 milioni di bottiglie l’anno, perché la parte imbottigliamento dello stabilimento è seriamente danneggiata. Non sapendo se e quando si potrà ripartire, stiamo individuando altre cantine all’interno del gruppo d’ove completare la linea produttiva del Lambrusco. La nostra fortuna è poter delocalizzare all’interno del consorzio e non fuori”. Sono cento milioni le bottiglie etichettate in un anno dal gruppo Cantine riunite&Civ e raddoppiano consolidando i risultati di Giv - il Gruppo italiano vini controllato al 100% dal 2008 - per un fatturato complessivo dimezzo miliardo di euro, di cui oltre la metà legato ai mercati stranieri.