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Il Sole 24 Ore

Nord Est. I rincari minacciano l’export ... Bisogna distinguere gli aumenti dettati dall’escalation dei costi dalla speculazione che potrebbe non essere assorbita dal mercato. Ne è convinto Ettore Nicoletto, ad del Gruppo Santamargherita 16,5 milioni di bottiglie prodotte (tra Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana e Sicilia), 92 milioni di fatturato realizzato per il 65% all’estero. “Che la filiera avesse bisogno di recuperare valore dopo l’incremento dei costi era assodato - spiega Nicoletto - Ma ora è diverso e siamo in presenza di fenomeni ingiustificati”. L’ad punta il dito contro quelle aree del Paese nelle quali si registra un aumento dei listini ben oltre la riduzione della produzione. “Nel caso del Pinot grigio Igt Veneto - spiega - a un calo produttivo del 20% sta facendo seguito un rialzo dei listini del 40%. E questo è il sintomo che qualcosa che non quadra. La filiera italiana deve dimostrare di aver compiuto un ulteriore salto di qualità riconducendo gli attuali rialzi dei prezzi entro i limiti del buon senso ed evitando fenomeni fuori controllo”. A rischio è il positivo trend dell’export. “Non va dimenticato - aggiunge - che la congiuntura resta difficile e i consumatori non sembrano disposti ad assorbire eccessivi incrementi dei prezzi. Per questo, molte aziende hanno sospeso gli approvvigionamenti temendo che sarà impossibile trasferire l’aumento dei prezzi sul prodotto finale. Dopo aver patito l’assenza di materie prime rischiamo che molto prodotto resti invenduto”.

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