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Il Sole 24 Ore

Aziende familiari, il leader ha 70 anni ... Vino. Studio Aidaf-Uni Credit-Bocconi ... In un decennio solo un terzo delle grandi aziende vitivinicole ha realizzato una successione al vertice e oggi oltre un quarto è guidato da un leader ultrasettantenne; questo però non ha impedito di avviare un virtuoso processo d’internazionalizzazione (non ancora concluso) e una crescita senza precedenti delle imprese italiane: è quanto emerge da un rapporto curato dall’Associazione delle aziende familiari (Aidaf)-UniCredit e università Bocconi (Aub). Su scala globale la produzione italiana vale una quota intorno al 18% per un valore vicino ai 9 miliardi, di cui oltre la metà realizzato sui mercati esteri. Dalle strutture proprie- tane delle 174 aziende vitivinicole, con fatturato superiore a io milioni, emerge che il 54% delle aziende è direttamente controllato da una famiglia proprietaria e la quasi totalità di quelle non familiari (il 42,5%) sono cooperative o consorzi. Nel decennio 2001-2010 le aziende familiari del vinicolo sono cresciute mediamente del 73%, in buona misura riconducibile allo sviluppo dell’export. Rispetto af centinaio di aziende familiari del vitivinicolo oltre la metà ha un’età compresa tra 25 e 50 anni, lasciando ipotizzare un forte legame con il territorio e la tradizione. E circa la metà delle aziende è collocata nel Nord- est. Inoltre solo un terzo delle aziende vitivinicole ha realizzato una successione al vertice tra il 2000 e il 2010 (contro il 50% dell’Osservatorio Aub). E oltre un quarto delle aziende familiari (il 26,6%) è guidato da un leader con più di 70 anni. Questi dati inducono a ritenere che molte aziende familiari del settore dovranno affrontare il passaggio generazionale nei prossimi anni. Per esempio tra le grandi aziende familiari non si può fare a meno di ricordare i 74enni Piero Antinori e Gianni Zonin, il 72enne Angelo Gaja, l’ottantenne Franco Ziliani (Guido Berlucchi), il 90enne Franco Biondi Santi: tutti nomi legati a storie di grande successo. In tutti questi casi però il timone è in mano ai leader ma i successori occupano già cariche strategiche in azienda. In altri casi però il passaggio generazione c’è già stato nel modo migliore: per esempio, nella famiglia Lunelli, titolari delle bollicine Ferrari, il ricambio generazione è avvenuto l’anno scorso con Matteo (38 anni), Camilla, Marcello e Alessandro.
“Uno dei miei figli, ingegnere, è in azienda - interviene Elisabetta Gnudi Angelini (6 anni), titolare di Altesino e di altre tre aziende tra Montalcino, Chianti e Maremma (70% expot) - e un’altra, più piccola, muove i primi passi. Spingo perché i miei figli facciano un mestiere che amo e che ho scelto solo i anni fa, quando ho acquistato la prima azienda”. E ci sarebbe bisogno di un aiuto, specie sui mercati emergenti. “Sono in partenza per Hong Kong - dice l’imprenditrice - alla ricerca di sbocchi su un mercato immenso ma pieno di incognite. E senza nessun aiuto da parte delle istituzioni”.

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