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Il Sole 24 Ore

Maltempo, danni per un miliardo Per Coldiretti è rovinato il 30% della produzione del Nord - Interrotta per ore l’A4 … Le piogge e il freddo anomalo per la stagione hanno portato danni consistenti all’agricoltura di molte zone del Nord Italia, non risparmiando però anche alcune aree dell’Italia centrale. Le associazione degli agricoltori, Coldiretti e Cia in primis - hanno lanciato l’allarme e fornito nel corso della giornata di ieri le prime stime dei danni. Per Coldiretti, il conto complessivo dei danni ormai si aggira intorno al miliardo di euro: in una nota l’associazione parla di “effetti di una primavera pazza che ha già rovinato almeno il 30 percento di raccolti delle regioni del Nord”. In Piemonte le eccessive piogge si sono abbattute sul riso con punte in alcuni comuni del vercellese e del novarese di oltre il 50% di danno. Nelle altre province è la produzione del mais ad essere colpita con cali percentuali oscillanti tra il 30 e il 45%. Rovinata anche per almeno il 30% la raccolta del fieno maggengo a causa delle piogge che hanno ritardato il primo taglio. Notevoli ritardi si segnalano anche sulle produzioni frutticole: compromessa di almeno il 30% la fase di allegagione dei fiori. In Lombardia, stima ancora Coldiretti, le perdite sono stimate fra il 30 e il 50% a seconda delle colture con i terreni della Pianura Padana ridotti a mezze paludi: le semine appena fatte sono compromesse. La semina del mais è in ritardo di quasi due mesi, con stime di una riduzione delle rese dal 30 al 50%, la semina della barbabietola da zucchero non è neppure cominciata ed è stato perso l’intero primo sfalcio di foraggio, quello che garantisce il 50% del prodotto alle stalle. Drammatica la situazione dei pomodori da industria, dove ci si attende un calo delle rese fra il 30 e il 35%, con le piantine ancora da mettere a terra o semi affogati dall’acqua. Gravi perdite anche per l’ortofrutta. Per il riso si prevede un calo di circa il 30%. Problemi anche su frumento, orzo, triticale e si registra oltre un mese di ritardo per la semina della sola. In Veneto, secondo i calcoli di Coldiretti, si è praticamente dimezzato il raccolto di soia e mais ma è danneggiato anche il 20% del fieno. Nel veronese si registra la metà dell’allegagione rispetto agli anni scorsi per susine, pesche, nettarine e albicocche mentre le ciliegie si sono spaccate prima della maturazione per la troppa acqua. Nel padovano - riferisce ancora Coldiretti - a rimetterci è soprattutto il mais, le cui semine sono bloccate al 50%, ma anche la soia. Per Cia-Confederazione italiana agricoltori i danni per le campagne italiane ammontano a oltre 500 milioni di euro. L’associazione ha sollecitato lo stato di calamità naturale. A Sirmione (Brescia) utilizzati sacchi di sabbia per fermare l’esondazione del Lago di Garda prima che raggiungesse il centro storico. In Veneto, una frana ha creato problemi sulla autostrada A4 in direzione Milano, all’altezza dei Colli Berici. Lo stesso governatore della Regione, Luca Zaia, ha sottolineato come “siamo di fronte a una calamità naturale senza precedenti: se continuerà così, siamo a rischio produzione zero per fine 2013” Il governatore ha annunciato di voler ampliare la richiesta distato di calamità a tutta la Regione. E le previsioni non sono ancora ottimistiche: bisognerà infatti attendere giugno inoltrato per vedere il tempo migliorare. Per la prossima settimana infatti, dopo una breve pausa, sono previste altre perturbazioni.

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