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Il Sole 24 Ore

Lunelli investe
10 milioni su Bisol ... Il gruppo Lunelli dopo
aver rilevato il 50% della Bisol,
pianifica un maxi investimento
di lo milioni da destinare
all’ammodernamento della
cantina e all’adozione di nuove
tecnologie.
Per Gianluca Bisol, presidente
della casa del Prosecco di Valdobbiadene
“l’arrivo di nuovi
capitali ci consentirà d’investire
e crescere, in particolare
all’estero. Investiremo lo milioni
entro il 2015 per la cantina e le
nuove tecnologie: il vino è un
prodotto delicato e va gestito
nel modo migliore e con le migliori
tecniche disponibili”.
Matteo Lunelli, ad del gruppo
trentino omonimo, conferma
il maxi investimento per Bisol,
ma precisa: “Dobbiamo verificare
passo dopo passo lo sviluppo
del business. Di certo
l’azienda cresce in volume e
mantiene una qualità elevata.
Ed è proprio questo il nostro
obiettivo: non accettare compromessi
sulla qualità del prodotto
in nome della crescita. E
poi avviare sull’uva un discorso
di sostenibilità, anche per quanto
riguarda i conferenti”. Poi Lunelli
ribadisce: “Lavoreremo a
fianco della famiglia Bisol per
raccontare l’unicità del territorio
di Valdobbiadene”. Infatti
Gianluca e Desiderio Bisol continuano
a guidare l’azienda nei
ruoli ricoperti fino ad oggi.
Lunelli ha rilevato il 5o-% della
Bisol Desiderio & Figli, il restante
50% del capitale è diviso
equamente tra i due fratelli Bisol.
Lunelli è entrato con un aumento
di capitale: “Col primo
aumento di capitale siamo saliti
al 50%. Poi ce ne saranno degli
altri per finanziare la crescita”.
Gli asset rilevati fanno riferimento
al brand, alle strutture
aziendali e commerciali “ma
non ai 177 ettari di terreni - spiega
Bisol - di cui due terzi sono in
affitto. Entro ottobre peraltro si
completerà il conferimento alla
Bisol Desideri & Figli di due società
oggi soggette a valutazione
da parte di Kpmg”. Secondo
alcune stime, un ettaro a Valdobbiadene
è valutato intorno ai 400mila euro, fino a un milione
per il Cartizze.
Nel 2013 la Bisol Desiderio ha
fatturato 4,25 milioni con un utile
di 310mila euro. Ma aggregando
“le altre società di proprietà
- sostiene Bisol- i ricavi sono superiori
ai 18 milioni, di cui il 75%
realizzato sui mercati esteri. Il
mio obiettivo è arrivare al 90”.
Per Lunelli, Trentodoc e Prosecco
Valdobbiadene non sono
in contraddizione ma sono complementari.
La scorsa settimana
la casa vinicola ha lanciato il
nuovo marchio Tenute Lunelli,
che raccoglie la produzione dei
vini fermi delle aziende in Trentino Alto
Adige, Toscana e Umbria.
“Abbiamo le eccellenze di
vari territori - conclude Lunelli
- e dobbiamo valorizzarle. Peraltro
in un momento in cui la
corsa del Prosecco finisce con il
mettere in ombra la particolarità
dei territori e dei marchi”.

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