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Il Sole 24 Ore

La nuova Pac parte già zoppa ... Dal forum Coldiretti a Cernobbio... Parte già zoppa la nuova Politica agricola comune (Pac) dell’Europa. Ne è cosciente il commissario Ue incoming (riceverà il voto di gradimento la prossima settimana), l’irlandese Phil Hogan. Ne è cosciente il ministro italiano Maurizio Martina. Lo sa Paolo De Castro, già presidente della Commissione agricoltura Ue. E lo sottolinea Roberto Moncalvo, presidente della più rappresentativa associazione nazionale degli agricoltori, la Coldiretti. Le carte sono state messe sul tavolo nel corso del Forum Coldiretti, chiuso ieri a Cernobbio. La nuova Pac partirà tra pochi mesi con almeno quattro grossi punti interrogativi. Il taglio di 450 milioni di euro dal bilancio, destinati ad altre voci che non sono agricole; la farraginosità applicativa della nuova politica agricola, che complicherà e di molto la vita alle imprese; un confronto aperto sul tavolo del libero scambio e sul riconoscimento dell’origine dei prodotti agricoli (importante per le nostre Dop); l’uscita nel 2015 dal regime delle quote latte senza che si sia ancora trovato un meccanismo di atterraggio soft (e l’Italia sa quanto siano costate alle proprie aziende tra supermulte e scandali). Phil Hogan non prende per ora impegni, ma assicura una futura stretta collaborazione tra Commissione e Parlamento Ue. L’auspicio degli agricoltori italiani e che ancora una volta non sia il Sud Europa a dover pagare il conto più salato di una realpolitik europea. Anche perché, nonostante la recessione, proprio l’agricoltura e l’agroindustria italiani stanno vivendo un momento favorevole. Cedere potrebbe voler dire fermare la crescita di una delle poche attività che ancora hanno numeri positivi.

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