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Il Sole 24 Ore

Un Testo Unico per il vino ... Cuore del progetto è l’armonizzazione di certificazioni e controlli ... Il Testo Unico del vino è in dirittura d’arrivo. La bozza, dopo un lavoro durato alcuni mesi, sarà presentata nel corso del prossimo Vinitaly, in programma a Verona dal 23 al 25marzo. Il provvedimento rappresenta la punta di diamante di un progetto organico di semplificazione in agricoltura che sarà illustrato dal ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, proprio a Verona e che farà perno anche sulla domanda Pac precompilata (sull’esempio del modello 730) che potrà essere inviata online.
Il cuore del progetto di semplificazione è l’armonizzazione delle attività di certificazione e controllo. Uno dei capitoli burocraticamente più pesanti per le imprese visto che, come denunciato in passato dalle organizzazioni agricole, tra vigneto e cantina le aziende e i loro prodotti sono sottoposti a ispezioni e analisi che coinvolgono oltre 20 diversi organismi (dai Carabinieri del Mipaaf ai Nas, dalle Asl all’Ispettorato controllo qualità, dalle Camere di Commercio agli organismi di certificazione).
La semplificazione del sistema delle verifiche avverrà estendendo il campo d’azione del “Registro unico dei controlli”, introdotto con il decreto 91/2014, noto anche come “Campolibero”. Ma soprattutto grazie al maggiore raccordo, garantito dall’informatizzazione, fra le attività dei vari organismi pubblici e privati. In sostanza, le strutture di controllo che operano su una medesima denominazione dovranno raccordarsi in modo da realizzare un’unica visita ispettiva e condividere i risultati. Non si registreranno invece cambiamenti di rilievo nella disciplina dei Consorzi di tutela nella cui guida le organizzazioni agricole chiedevano di rafforzare il peso della componente produttiva.
Altre novità riguarderanno le analisi chimico-fisiche e organolettiche svolte dalle Camere di Commercio o dai laboratori privati di analisi. Per le etichette Docg e Igt non ci saranno novità. Per le Doc resteranno sistemati- cii controlli organolettici, mentre per quelli chimico-fisici sarà possibile individuare soluzioni di maggiore flessibilità. Che - tradotto - significa controlli a campione. Infine, sotto il profilo sanzionatorio,l’istituto della diffida che ha fatto il proprio ingresso nel settore vino con il decreto “Campolibero” sarà affiancato anche da quello del ravvedimento operoso.
Il nuovo testo rappresenta la sintesi (dopo un complesso lavoro di limatura) di due proposte di semplificazione depositate in Commissione Agricoltura della Camera a firma dei parlamentari Pd Luca Sani e Nicodemo Oliverio. “Il nuovo provvedimento - ha spiegato il relatore, Massimo Fiorio (Pd) - è in fase di ultimazione ma sono già soddisfatto per il lavoro di sintesi effettuato recependo le indicazioni degli operatori del settore”.

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