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Il Sole 24 Ore

Una vetrina nel segno dell’export … A quattro giorni dall’inaugurazione di Vinitaly, il 49° Salone internazionale del vino conferma la tradizione dei grandi numeri: spazi espositivi quasi esauriti con oltre 4mila aziende partecipanti su 100mila metri quadrati, di cui 90mila per il vino e il resto per le altre due manifestazioni parallele, Sol&Agrifood ed Enolitech. Con Vinitaly, in programma a Verona dal 22 al 25 marzo, gli organizzatori di Veronafiere danno un altro colpo di acceleratore alle presenze dei buyer esteri (circa 55mila da 119 Paesi nella scorsa edizione) alzando l’investimento per l’incoming del 34% a 2 milioni. Sono previsti oltre 155mila visitatori.
“Anche quest’anno - commenta Giovanni Mantovani, dg di Veronafiere - facciamo un passo avanti nella profilazione di un grande evento che diventa progressivamente business. Ma senza trascurare la partecipazione del popolo degli appassionati del vino: questi saranno più presenti alla domenica mentre per i buyer ci sono tre giorni di intenso lavoro, dal lunedì al mercoledì. il nostro impegno è di non tagliare fuori nessuno ma di dividere i flussi, incanalandoli nel modo migliore”. Prima del taglio del nastro di Vinitaly, sabato 21marzo ci sarà OperaWine che ha selezionato, in collaborazione con Wine Spectator, le cantine Top 100. Dal giorno successivo si apriranno i padiglioni e con l’agenda di Vinitaly densa di convegni; da quest’anno prende inoltre il largo il primo corso di certifìcazione per specialisti del vino italiano: un’iniziativa di Vinitaly international academy che rilascia due livelli di certificazione, Italian wine ambassador e Italian wine expert. Il presidente di Veronafiere Ettore Riello annuncia che Vinitaly 2015 avrà una folta presenza istituzionale: dal ministro Maurizio MartinaeilsuoviceAncfreaOlivero, che insieme presidieranno la manifestazione per tutta la sua durata, al vice ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti. “Tutto questo - conclude Riello - è il segnale di un sistema che crede fortemente nel comparto vitivinicolo ed è pronto a sostenerlo per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita”.
Lunedì 23 marzo, nel pomeriggio, il ministro Martina presenterà a Verona il Testo unico del vino,un provvedimento da tempo richiesto dagli operatori e cui si è raggiunta un’ampia convergenza. Martina dovrebbe anche presentare il Padiglione del vino per Expo, realizzato da Veronafiere su incarico del ministero. Ieri a Dusseldorf ha chiuso il ProWein, un altro grande salone internazionale del vino. Troppo vicino a Vinitaly? “Con le strettoie del calendario - risponde Mantovani-non potevamo fare diversamente. Tuttavia i grandi mercati, dalla stessa Germania agli Stati Uniti dal Canada alla Cina, hanno risposto bene. E siamo soddisfatti”. E il giudizio degli operatori italiani? “Per noi Verona è importante - spiega Fabrizio Bindocci direttore della cantina Il Poggione di Montalcino - incontriamo la rete degli agenti italiani che arrivano con i clienti. Quest’anno, l’eccessiva vicinanza con ProWein indurrà qualche buyer estero a preferire Dusseldorf”.
Per Marco Caprai, della cantina Arnaldo Caprai, “non possiamo permetterci di mancare, anche se Verona è bellissima per i turisti e un po’ meno per chi partecipa alla fiera: troppi intasamenti. Trovo che ProWein sia molto focalizzata sul business,Vinitaly è più aperta a tutti malo show fa bene al vino”. Per Martin Foradori Hofstatter, titolare dell’omonima cantina altoatesina,“Vinitaly è importantissima. E chi se ne lamenta rivela di non essersi organizzato al meglio:
ci saranno anche decine di migliaia di appassionati del vino ma se si programma l’agenda con i buyer non ci sono problemi”.

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