02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Eataly, lo sbarco a Piazza Affari nel 2018 … Listing. Il fondatore Oscar Farinetti: in Borsa metteremo un terzo, noi vogliamo restare in sella all’azienda... Dopo più di un anno di voci, indiscrezioni e mezzi annunci, Oscar Farinetti esce finalmente allo scoperto. Eataly sbarcherà a Piazza Affari il prossimo anno. La “Boutique” del cibo artigianale è da tempo la matricola più attesa a Milano, dove le quotazioni faticano sempre a decollare (quest’anno finora solo Unieuro, Pharmafactoring e Indel B). Borsa Italiana aspetta con bramosia un “marchio” di prestigio e internazionale per rimpolpare il listino (l’anno scorso era stata la volta di Technogym). “Andremo in Borsa il prossimo anno perché siamo, purtroppo per Malia e per fortuna per noi, l’unica azienda globale nel mondo del largo consumo alimentare; gli unici che sono andati all’estero e gli unici che continuano a crescere a doppia cifra ogni anno”. Padrone di una multinazionale nel settore principe del Made in Italy, che ha affidato in gestione all’osannato manager Andrea Guerra, l’uomo che ha fatto grande Luxottica e che per un periodo pure transitato nel Governo Renzi, Farinetti avrebbe potuto scegliere qualsiasi Borsa del mondo, dove verrebbero accolti a braccia aperte: “Stiamo prendendo la decisione di andare a Milano, con New York che ci farebbe i ponti d’oro e i tappeti di platino puntellati di diamanti per andarci, però vogliamo andare a Milano e offrire l’opportunità, prima di tutto alle famiglie italiane, di diventare soci di Eataly”. Il patron si è pure sbilanciato sulla struttura della futura Ipo: in Borsa collocherà un terzo del capitale (presumibilmente saranno dunque azioni in vendita e non un aumento di capitale), e la famiglia resterà azionista di maggioranza. Secondo Farinetti, l’idea di quotare sul mercato azionario Eataly “è giusta” perché “dobbiamo incentivare molto di più le aziende italiane ad andare in Borsa. Abbiamo una “Borsetta” noi, non una Borsa, fa meno di 500 miliardi, Londra ne fa 2.300. Tutta la Borsa di Milano capitalizza la metà del valore di Apple e, allora, è arrivato il momento di incentivare la gente ad andare in Borsa. Quelli sulle aziende sono gli investimenti più belli”. E adesso, fa capire, è arrivato il turno di Eataly: “Quest’anno facciamo altri trenta punti di incremento grazie alle nuove aperture all’estero. E indispensabile che un’azienda di questo tipo diventi globale anche finanziariamente e in parte degli italiani”. Tra i soci di Eataly figurano la banca d’affari Tip di Giovanni Tamburi, già reduce dal successo della quotazione di Moncler e Ferrari, e la star teleculinaria Joe Bastianich.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su