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Il Sole 24 Ore

Tannico, raccolti 5,5 milioni in 4 anni … Foodtech. Nel settore è la startup più finanziata - Il break even è previsto per la prima metà del 2019... Con 5,5 milioni di euro raccolti in 4 anni e ben 3,8 in un unico round nell’ottobre 2016, Tannico è l’e - commerce italiano che ha raccolto più finanziamenti nel settore foodtech. Un capitale che ha permesso alla startup fondata da Marco Magnocavallo, attuale ceo della società, di diventare l’enoteca di vini italiani più grande al mondo con circa 12mila etichette (di cui l’80% in stock nel loro magazzino) provenienti da 1600 cantine. “Si tratta di un assortimento così ampio - spiega il ceo - da consentirci di garantire la consegna dei prodotti in qualche ora a Milano, entro 24 ore in Italia e in circa tre giorni se l’ordine arriva da un Paese europeo. Un plus che ci ha fatto conquistare in breve tempo molti clienti e che ha fatto crescere il nostro fatturato”. Nel 2016 Tannico ha, infatti, venduto e consegnato in tutto il mondo 500mila bottiglie, il 40% delle quali ordinate da smartphone o tablet. Mentre sul fronte del fatturato, la società è riuscita a raddoppiarlo nel giro di un anno, passando dai 6 milioni di euro del 2016 agli 11 milioni di euro previsti per la fine del 2017. “Il break even però - rivela Magnocavallo - lo raggiungeremo quando supereremo i 16/20 milioni di euro. Una cifra a cui contiamo di arrivare verso la metà del 2019”. Nel frattempo la startup ha deciso di ampliare il proprio business in direzione b2b, rivolgendosi non solo al consumatore finale ma anche alle cantine. Risale al novembre 2016 il lancio di Tannico Intelligence: un servizio di marketing intelligence rivolto alle cantine a cui hanno già aderito, tra gli altri, nomi importanti come Antinoo e Moet e Chandon. “Attraverso i big data raccolti dal sito, elaboriamo report di settore per aiutare le cantine a comprendere meglio il mercato e i propri clienti così da essere più competitivi”, precisa l’imprenditore. Il servizio (a oggi gratuito) permette, ad esempio, di monitorare gli acquisti, la popolarità del proprio marchio, il tasso di fidelizzazione e persino scattare una fotografia della clientela sulla base di sesso, età, impiego, provenienza e fascia di reddito. Punta a fornire il proprio know - how tecnologico alle aziende anche Wine Platform: l’ultimo servizio lanciato da Tannico ad aprile scorso e dedicato alla vendita online. “Il target - precisa Magnocavallo - sono tutti quei clienti, soprattutto stranieri, che dopo aver fatto un tour o una visita vorrebbe comprare dei vini ma per motivi logistici non possono portarli con sé”. Wine Platform dà la possibilità a tutte le cantine di vendere online alcuni prodotti lasciando però a Tannico la gestione di ordini, pagamenti, customer care, accese e pratiche doganali in Europa e nel mondo. “A oggi, abbiamo siglato accordi con 10 tra le 20 più importanti cantine italiane per l’implementazione del servizio che nell’arco dei prossimi 6 mesi sarà a regime”, conclude il ceo.

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