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IL SOLE 24 ORE

Vino, l’Italia chiede 1,7 miliardi ... Nel 2013 stimati 337 milioni - De Castro: risorse Ocm anche dentro l’Europa ... Salgono a 1,7 miliardi le risorse chieste dal governo italiano a Bruxelles per il sostegno al vino nel quinquennio 2014-2018. A parte i 337 milioni preventivati per l’anno in corso. “Abbiamo inviato alla Commissione europea - ha dichiarato a Il Sole 24 Ore Michele Alessi, direttore delle politiche europee del ministero delle Politiche agricole - la nostra programmazione per il 2014-2019 con il riparto delle spese. A cui però dovremo apportare dei ritocchi quando saranno firmati gli accordi per la Pac”. In particolare degli 1,685 miliardi della programmazione 700 milioni sono destinati alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 510 alla promozione, 225 per investimenti, 100 per le assicurazioni del raccolto, 100 per la distillazione di sottoprodotti e o per la vendemmia verde. Quanto al riparto per il 2013 le stime indicano 124,6 milioni destinati alla ristrutturazione dei vigneti, 102,2 alla promozione verso terzi, 40 per investimenti, 30 per la vendemmia ver20 per le assicurazioni del raccolto e 20 per la distillazione. Quali le novità? “Sono concessi - ha risposto Alessi - sostegni per investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino”. Nella classifica delle regioni che hanno investito in promozione verso Paesi terzi, rispetto ai 66 milioni del 2012 (82 quest’anno) il 24% stato utilizzato dal Piemonte, il 17% dal Veneto e il 13% dall’Emilia Romagna; in maglia nera la Calabria con lo 0,1%. Circa le promozioni il presidente della commissione agricoltura del Parlamento Ue, Paolo De Castro, ha riferito al sito specializzato WineNews che “i fondi dell’Ocm vino per la promozione nei Paesi terzi in futuro potrebbero essere utilizzati per la promozione anche dentro i confini della Ue. E un’inno che il Parlamento vuole introdurre e che speriamo la Commissione Ue accetti”. A proposito d’internazionalizzazione ieri dal convegno organizzato dall’Alleanza delle cooperative a Vinitaly è emerso che non sono soltanto i dazi all’import (quantificati da Alberto D’Avino della Commissione europea nel 2012 in 269 milioni su un export di2,2 miliardi) a frenare il vino italiano. “L’Italia potrebbe essere più competitiva nei paesi terzi - ha osservato il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Maurizio Gardini - se non fosse per gli ingenti dazi, in alcuni casi proibitivi per l’export dei nostri vini. Soprattutto in quei paesi che hanno un consumo procapite in continua crescita come Asia, Sud America ed Est europeo”. Ma non basta perché “dopo i dazi alle frontiere scattano una serie di balzelli e ostacoli di varia natura - ha aggiunto Rolando Chiossi, vicepresidente di Giv - che finiscono con l’impattare sui prezzi finali”. Ieri a Vinitaly è stato ufficializzata il progetto “Unicredit International per il vino’, promosso da Unicredit con Coldiretti, Cia e Confagricoltura. Unicredit offre alle Pmi del vino linee di credito per le attività di promozione all’estero, integrando i contributi Ue per l’Ocm vino, e un finanziamento per mantenere invariato l’equilibrio nella catena dei pagamenti con le nuove regole dell’articolo 62. “Un accordo che va nella direzione giusta - ha detto l’ad di UniCredit Federico Ghizzoni - il Pil italiano nel 2012 è sceso di oltre 2 punti, l’export invece è cresciuto del 4% e i primi dati del trimestre confermano il trend sembra continuare”. Il gruppo bancario ha confermato l’obiettivo di credito aggiunti- vo per 40 miliardi entro il 2015 alle Pmi italiane. Sempre ieri a Vinitaly è stato ufficializzata l’intesa tra Verona- fiere ed Expo 2015. Definiranno un articolato piano di promozione che partirà con l’edizione 2014 di Vinitaly e OperaWine (le cantine top 100 italiane) fino al culmine con l’evento itinerante di OperaWineExpo 2015 che si svolgerà inizialmente a Verona (dal 14 giugno al 6 settembre), sotto forma di mostra permanente, durante la stagione lirica dell’Arena. L’iniziativa in autunno si sposterà nel capoluogo lombardo, per chiudere il calendario dell’Expo con un Grand Tasting dei migliori produttori italiani di vino.

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