Il Sud Italia, dall’Etna alla Sardegna, passando per la Basilicata, protagonista del ricco itinerario degustativo del Progetto Vino, che a Collisioni, il Festival agrirock, cammina al fianco della grande musica e della letteratura

Il Sud Italia, dall’Etna alla Sardegna, passando per la Basilicata, protagonista del ricco itinerario degustativo del Progetto Vino (è la giornata n. 3), la creatura del giornalista Ian D’Agata che, a Collisioni, il Festival agrirock di scena a Barolo (fino a domani), cammina al fianco della grande musica e della letteratura.
Il viaggio nella top 10 di WineNews inizia dalla Basilicata, con il succoso, floreale e molto ritmato Aglianico del Vulture “Titolo” 2013 di Elena Fucci, un vino che sta diventando sempre più rappresentativo della crescita enoica lucana. Dai toni olfattivi lievi ma decisi l’Aglianico del Vulture 2013 di D’Angelo, produttore storico del Vulture. Una bella bevibilità caratterizza l’Aglianico del Vulture “Teodosio” 2012 di Basilisco, piccola realtà produttiva ad alto valore qualitativo aggiunto, di recente acquistata dalla griffe campana Feudi di San Gregorio.
Dalle falde dell’Etna, Catarratto, vitigno a bacca bianca, e Nerello Mascalese, vitigno a bacca rossa, giocano una partita avvincente, che ha proiettato i vini prodotti sul vulcano tra le eccellenze enoiche del Belpaese. Continua a rappresentare un punto di riferimento, per espressione del territorio e qualità complessiva l’Etna Bianco Superiore “Pietramarina” 2012 di Benanti. Interessante anche l’Etna Rosso “Alta Mora” 2014 di Cusumano, dal naso vanigliato e dal gusto fitto e dolce. Elegante e dinamico l’Etna Rosso “Contrada Diciassette Salme” 2014 di Cottanera. Leggiadro e di bellissima beva il ”Ghiaia Nera 2013 di Tasca d’Almerita, prodotto nella tenuta etnea di Tascante.
Ancora un’isola protagonista: la Sardegna. Gustoso ed immediatamente piacevole il Vermentino di Sardegna 2015 di Argiolas, come anche lo “Stellato” 2015 di Pala; intrigante e di bella tipicità il Vermentino “Santigaìni” 2001 di Capichera.