02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Tempo

Comunque vada mangeremo pane e mortadella... Come messaggio non è granché rassicurante, ma è ciò che passa il convento della politica che la scorsa settimana ha dato il via alla campagna elettorale. E dalla lettura dei giornali di sabato, due notizie davano l'esatta idea dei programmi elettorali dei leader dei due poli. Prodi si è fatto immortalare con un coltello enorme, alla Fiera di Padova, mentre taglia una fetta spessa di mortadella bolognese; Berlusconi, nel vicino Vicentino, inaugurava una cena a Villa Marzotto … con il taglio di una gigante mortadella che quasi annunciava: «la fantasia al potere». Che dire? Vince la politica della mortadella, che tradotto secondo il segretissimo dizionario dell'enogastronomia politica, significa che difficilmente dopo il 9 aprile governerà qualcuno. Insomma si prospetta, anche senza la religione del sondaggismo, un governo deboluccio, di transizione, balneare o, meglio, "della mortadella". E saranno tempi duri - c'è da crederci - anche per il nostro companatico. Tanto vale smetterla di fare gli schizzinosi e allenarsi ad acquistare sul mercato ciò che costa meno. Il pollo ad esempio, che soffre di una pandemia mediatica che non si placa e che proprio in questi giorni sta vivendo - manco a dirlo - il suo canto del cigno. Migliaia di posti di lavoro sono a rischio, un settore intero è in ginocchio e all'Unione Europea si pongono ancora il problema se dare o meno aiuti al settore. Il ministro Alemanno, a questo punto, ha denunciato il liberismo idiota di un'Unione Europea che da una parte vieta l'etichettatura dei nostri prodotti, polli compresi, dall'altro si trincera dietro una burocrazia inflessibile che si erge a paladina della concorrenza e non concede aiuti. Che ce l'abbiano con l'Italia? Il dubbio resta, soprattutto dopo le notizie che il vino italiano sta sfondando negli Stati Uniti. Più 11,36% dice l'Ice, e un po' sancisce la vittoria dei nostri vitigni autoctoni sulla globalizzazione planetaria che avrebbe voluto farci bere merlot e cabernet a tutto spiano. Persino Depardieu ha abiurato la grandeur per candidare le Langhe a patrimonio dell'umanità. E che dire delle Olimpiadi che tutti i giorni ci danno le immagini di un popolo straniero che sta impazzendo per la nostra cucina, i vini e i giandujotti? Il mito dell'Italia si rafforza. Persino a Montalcino prosegue la caccia alle vigne e già Richard Parsons il re del colosso mediatico della Aol Time Warner, ha acquistato i tre ettari della Tenuta Il Palazzone, per fare 4000 bottiglie di Brunello. Lui lo regalerà agli amici, mentre qualcun altro ha regalato 100 bottiglie al prezzo di 8 euro alla catena di discount tedesca Aldi. Però non è così che si difende il mito dell'Italia. Vuoi vedere che a Montalcino ci sono state perniciose fughe in avanti, già proiettate nell'era del pensiero debole del governo mortadella?

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su