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Il Tempo

Arte, musica e un bicchiere di vino ... Sarà il vino il protagonista assoluto della notte bianca prevista per domani a Spoleto nell’ambito della kermesse intitolata «I Vini del mondo». Un’iniziativa che sulle orme delle analoghe manifestazioni delle grandi città italiane ha come scopo quello di avvicinare i giovani alla cultura che c’è dietro il calice. A creare l’atmosfera sarà nell’occasione anche l’abbinamento con arte, musica e spettacoli.
«Volevamo creare un'iniziativa dedicata espressamente ai giovani e che permettesse loro di conoscere e apprezzare il vino - afferma Alessandro Casali, manager di successo e ideatore di Vini nel Mondo - per questo - continua - avevamo bisogno anche del giusto strumento di comunicazione. L'idea della notte bianca del vino nasce proprio così e vuol abbinare vino, arte, musica e spettacoli. Ancora oggi - aggiunge - i giovani non conoscono il vino a sufficienza, quando escono si danno alla birra, ai cocktail o altre tipi bevande tutt'altro che naturali. Il vino è invece piacevole, naturale, ed è parte della nostra cultura. Naturalmente occorre non abusarne». Insomma un’idea semplice e originale che rappresenta un modo nuovo di fare marketing nel mondo del vino.
«L'idea nasce dalla già testata notte bianca di Roma, che, dal tramonto all'alba, offre ininterrottamente concerti, spettacoli, iniziative - continua Casali-.Applicare la formula al vino è stato un passaggio inaspettato per offire un valido spunto di riflessione sul fare promozione nel mondo del vino oggi e sulla necessità di essere innovativi quanto semplici». Così alla Notte Bianca sarà possibile degustare le migliori produzioni italiane: dal Sagrantino di Montefalco alle bollicine d'autore, passando per il Chianti Classico o il Nero d'Avola, I Vini nel Mondo vedrà la presenza di 250 cantine a rappresentare le migliori eccellenze dell'enologia italiana.
«Proprio per far conoscere il vino ai tanti che interverranno - dice ancora Casali - le degustazioni saranno accompagnate dalla presenza di sommelier ed esperti capaci di comunicare e trasmettere il vero valore contenuto nella bottiglia di qualità. È uno sforzo complessivo che vede impegnati noi insieme a tutta la città di Spoleto, la regione Umbria e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. È uno sforzo comune ma crediamo sia proprio questo il modo migliore per comunicare il vino».
Anche questo serve in ogni caso ad alimentare un comparto economico del Made in Italy. E che rappresenta una voce importante nella bilancia commerciale. Il semestre dell'anno in corso, ad esempio, ha chiuso con una crescita dei valori dell’1,4% passando da 1.116 a 1.132 milioni di euro, mentre i volumi hano registrato un + 8,3% sfiorando quasi i 7 milioni di ettolitri. Seppur debole la crescita mostra segni di vitalità che passano più nella crescita della domanda in termini di prodotto che in nei valori. La domanda di vino italiano trova le espressioni più significative nel Regno Unito, Svizzera, Repubblica Ceca, Germania, ma anche in mercati di minor importanza: Norvegia, Slovacchia, Cina per citarne alcuni.

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