Quanto costa un dehor nelle città del vino … Indagine di WineNews: San Gimignano il più economico, misure calmiere a Bolgheri… I suolo pubblico nei borghi del vino: ovvero quanto rende investire in un locale nelle “città del vino”. L’analisi di WineNews, famoso sito di comunicazione enologica, ha preso in esame alcuni dei centri urbani più iconici d’Italia. Ne emerge che c’è un range enorme tra le aree più “pregiate”: si va dai 120 euro al metro quadrato di Orvieto, in Umbria, agli 8 euro al metro quadrato di San Gimignano, in Toscana. WineNews paragona i canoni per l’occupazione del suolo pubblico. a fini commerciali – i cosidetti dehors - nei centri vinicoli ai canoni demaniali delle spiagge. Costano poco e hanno rendite consistenti. Considerando che il vino fa da moltiplicatore agli incassi delle attività enogastronomiche o di altra tipologia commerciale al dettaglio: bar, enoteche, ristoranti, negozi. Da ricordare che i canoni per le concessioni del suolo pubblico sono regolamentate da Comuni ed enti pubblici. La legge di Bilancio del 2020 ha fissato le tariffe standard annuali e giornaliere al metro quadro in base al numero di residenti del Comune, ma possono essere modificate. “Una concessione di 30 metri quadrati di dehor chiuso in Zona Prima categoria a Barolo costa 2.400 euro all'anno, ad Alba 2.300 euro, a Negrar di Valpolicella oltre 1.400 euro, a Montalcino poco più di 800 euro, a Gaiole in Chianti 1.500 euro, a Orvieto 3.600 euro”. E così via... WineNews cita infine il caso del Comune di Castagneto Carducci, che ha introdotto una norma per limitare il proliferare di concessioni. A Bolgheri la tariffa è di 33,6 euro per metro quadrato secondo il regolamento comunale. Ma con una applicazione particolare: se le occupazioni di suolo pubblico effettuate all’esterno di pubblici esercizi “sono superiori alla superficie interna destinata a somministrazione e/o vendita, l’occupazione esterna viene maggiorata del 100% per la parte eccedente la superficie interna”.
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