Il Tirreno

Quel tycoon tra tv Usa e Brunello... Dalla televisione al vino il passo sembra esser stato breve. Richard Dick Parsons, afroamericano, uno dei più influenti manager americani e amministratore delegato del colosso mediatico Time Warner ha recentemente acquistato la Tenuta il Palazzone a Montalcino per produrre circa 4000 bottiglie di Brunello. Parsons presente a Montalcino il 24 e 25 febbraio in occasione della manifestazione «Benvenuto Brunello», evento di presentazione delle nuove annate vinicole. Parsons è un vero e proprio amante del vino che ha imparato a conoscere e apprezzare in gioventù, grazie alla figura di un maestro di eccezione come Nelson Rockfeller. Il magnate americano adorava infatti i Bordeaux, i Burgundies e gli Chateneauf-du-Pape, ed è stato proprio lui ad insegnare al giovane Parsons l’arte del buon bere. Tra i vini preferiti di Parsons ci sarebbero i grandi rossi italiani, in particolare il Sassicaia, il Solaia, quelli prodotti da Massimo Ferragamo e da Planeta in Sicilia. Parsons ama profondamente la Toscana, di cui adora la campagna e le persone e naturalmente il Brunello. Lui e la moglie Laura si sono innamorati delle colline di Montalcino a prima vista, e hanno deciso di acquistare la Tenuta Il Palazzone al motto di «Beviamo tutto quello che possiamo, e vendiamo il resto!». Secondo Mario Bollag l’acquisto dell’azienda vinicola «non rappresenta infatti un investimento commerciale», ma per il grande manager americano è un modo «per coltivare un hobby e una passione. Per questo gran parte delle bottiglie prodotte non sono commercializzate ma tenute gelosamente per consumarle in casa o con gli amici». Il Brunello Tenuta Il Palazzone si può trovare infatti solo in pochi ed esclusivi grandi ristoranti degli Stati Uniti, come Scalini Fedeli a New York e Spago a Los Angeles. «Nonostante i suoi molti impegni - ha aggiunto Bollag -, Parsons non manca mai di visitare Montalcino due volte l’anno. La prima in primavera, la seconda a ottobre in corrispondenza della vendemmia». E Montalcino sembra aver accolto al meglio il grande uomo d’affari americano che qui è stato soprannominato «Mr. Warner Brothers». Un’accoglienza apprezzata dallo stesso Parsons che, «ricambia la gentilezza spedendo Brunello a conoscenti famosi.