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Il Venerdi' Di Repubblica

L’azienda siciliana che fa la splendida anche all’estero ... Disisa, dall’arabo “aziz”, significa “la splendida”. Talmente belli e fertili, i luoghi, da alimentare una leggenda sull’esistenza di un tesoro sepolto “lu Bancu di Disisa” Mai trovato, ma forse il tesoro è in quello che si vede nella natura. Disisa era un feudo. Da cinque generazioni appartiene alla famiglia Di Lorenzo. Papà Renato, mamma Maria Paola, i figli Laura e Mario sono coinvolti. Dei 400 ettari 180 sono dedicati alla vigna e fino al 2004 non s’imbottigliava. Negli ami Disisa fu tra le prime aziende a concedere qualche ettaro agli studi dl Giacomo Tachis per l’istituto regionale della vite e del vino. Esperienza preziosa che si salda nel 2004, con la consulenza di Roberto Cipresso. Oggi Disisa produce sul fronte autoctono e su quello internazionale. Al secondo filone appartiene Il Tornamira, blend di Syrah, Merlot e Cabernet Sauvignon. Vinificazione in inox e affinamento in barrique per un anno, sei mesi di bottiglia. C’è dentro il racconto di viti mature, il respiro del mare. Belli la complessitàl’equilibrio del sapore, la piacevolezza. A Milano da Enoclub Malfassi, a Palermo da Picone. Tra 11 e 13 euro.

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