Le giovani promesse maremmane badano anche all’etichetta ... Dietro il profumato vermentino dl Sada c’è un’azienda, fondata nel 2002, da una coppia che ama la natura e l’arte... Belle etichette d’artista per i vini di Sada, da vigneti di pochi compleanni (dal 2002) e solide promesse. Sono due rossi e un bianco, per ora, nati da un progetto di Davide e Cristina Sada. Lui, ex patron della Simmenthal, attirato da un lavoro che ha come partner la natura, e lei, grande sensibilità per l’arte, per vivere in campagna hanno scelto la Costa degli Etruschi. Consulente privilegiato, Maurizio Castelli. Si sa che sulla costa toscana i vitigni francesi offrono grandi prestazioni. Abbiamo assaggiato e ammirato il Carpoli (blend di Cabernet Sauvignon e Franc e Petit Verdot, un anno di affinamento in barrique) e il Sada Igt Toscano (che riunisce Cabernet Sauvignon, Alicante e Montepulciano in uno schietto sorso di Alta Maremma). Ma in questa stagione viva il Vermentino, che ha in etichetta, a ricordo del passato, la Corona ferrea simbolo di Monza. È invitante, chiaro e fragrante con echi di frutta tropicale, sfumature minerali e un pizzico di salinità. A Milano da Ronchi, a Bolgheri (Livorno) da Tognoni, sui 10 euro.
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