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Il Venerdi' Di Repubblica

Tutti al ristorante con l’etilometro in tasca ... Me lo aspettavo: c’è chi va al ristorante con l’etilometro in tasca. Ho già detto in altra occasione, e non mi stancherò di ripetere, che le leggi sul
rapporto fra consumo di alcol e guida dell’automobile sono (in Italia e fuori) mal concepite. Giusto perseguire, arrestare, magari passare per le armi, l’ubriaco che guida. Ma chi beve un paio di bicchieri a tavola non è ubriaco. Però è trattato come un ubriaco dal legislatore, in Italia e fuori: col risultato che si ostacola e si distrugge uno di quei riti che rendono piacevole la vita. Il rito della buona cucina. Si va al ristorante, quel particolare ristorante dove si va da una vita. Si ordina quel tale piatto, il piatto preferito. Ma senza vino? Si può gustare una pernice senza un bicchiere di barbaresco? Sono immaginabili le ostriche con un bicchiere di acqua fresca invece che di chablis? Ed è concepibile il caviale senza un bicchierino, uno solo sia chiaro, di vodka gelata? Un giovane di belle speranze va al ristorante con la ragazza: è concepibile che, ordinati i cibi, lui le dica “tu bevi barolo, io sto a guardare?”. Un rito antico, quello della buona cucina in un buon ristorante, è distrutto. Tanto vale stare a casa. D’accordo: un pochino è permesso, il legislatore lo consente. Ma quanto? Per tutta la vita abbiamo usato il buon senso e credo che gli incidenti imputabili all’imprudenza di quelli che gli inglesi chiamano social drinkers, bevitori morigerati, siano praticamente zero. Ma il buon senso non basta più. Subentra la legge, fredda e arcigna, e si esprime in frazioni di litro: il bilancino del farmacista. Che cosa significa, in pratica, mezzo decilitro di alcol? E di quanto tempo quel mezzo decilitro ha bisogno prima di scomparire, senza lasciare traccia, dall’organismo? Mistero: ed ecco che c’è chi taglia la testa al toro, e va al ristorante con l’etilometro. Che tristezza: un nuovo freddo strumento del nostro tempo, del “brave new world”.
Capisco le difficoltà del legislatore: poiché la guida sotto l’influenza dell’alcol è perniciosa e va combattuta, è difficile stabilire il confine oltre il quale il consumo di bevande alcoliche diventa pericoloso. Si potrebbero però scalare le sanzioni. Giusto togliere la patente, e tutto il resto, a chi è pericoloso davvero. Ma non basta dare una multa a chi, pure avendo bevuto in misura modesta per onorare quella famosa pernice, ubriaco non è?

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