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Il Venerdi' Di Repubblica

La bottiglia ... Il vino lo fanno in cinque, ma esce un’ottima “Synthesi”... In provincia di Potenza un’etichetta gestita in famiglia per una produzione di grande qualità... Sarà un caso, ma cinque sono loro (Anna, Rosalba, Anselmo, Vito, Sergio) e cinque sono le etichette di Aglianico che producono. E che loro, i Paternoster, chiamano semplicemente Vulture, come il vulcano spento dai fianchi vitati. A nonno Anselmo, il primo a imbottigliare, nel 1925, è dedicato il fuoriclasse del lotto, la selezione Don Anselmo, prodotta dal 1985 solo nelle annate migliori, da vigne vecchie che danno minima resa (35/40 quintali per ettaro) a 600 metri d’altitudine. Anche papà Giuseppe ha un record: primo enologo in Lucania, e oggi, a 90 anni, ancora ascoltato con rispetto. L’etichetta che vedete, Synthesi, è emblematica, “È il vino che facciamo da sempre, il coro che esce dai nostri vigneti”, dice Vito. Circa venti ettari, suddivisi in tanti poderi, ad alta quota. Synthesi è il risultato di un lavoro fatto bene, con esperienza e passione. Bel rubino carico il colore e bel bouquet (ciliegie, fiori, foglie essiccate) che invoglia al sorso, carnoso e fine. A Milano da Ronchi, a Roma da Trimani, a Bari da De Pascale, sui 13 euro.

Synthesi 2006, Paternoster, Barile (Potenza)

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