02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Venerdi' Di Repubblica

La bottiglia ... Le bollicine italiane fanno DOM. Senza Pérignon... Un Franciacorta che pare strizzare l’occhio al famoso Champagne francese. E invece è l’acronimo dell’azienda... DOM, in etichetta, sembrerebbe una strizzatina d’occhio all’abate Pérignon, papà delle bollicine francesi. In realtà sta per Dosage Zero Mirabella, nome dell’azienda che lo produce. È l’ultimo nato, dopo una serie di Franciacorta cominciata nel ’79 da un gruppo di soci-amici bresciani, ognuno con un po’ di vigna ma non abbastanza per fare le cose in proprio. Insieme, sì. Erano otto, ora sono quattro. Coltivano una sessantina di ettari. La mano enologica è di Teresio Schiavi, aiutato dai figli. Franciacorta sui vessilli, tutte le tipologie ma anche vini fermi, bianchi e rossi, e olio. Questo DOM è una cuvée particolare, composta di tre annate. Deriva al 60 per cento da Chardonnay, più Pinot nero e bianco. Passa sessanta mesi sui lieviti. Nella flûte, il frutto del lungo cammino: decisamente secco, ma non arcigno. Senza spigoli né rigidità. Non c’è aggiunta di “liqueur d’expédition”, la vinosità va a braccetto con sapidità e complessità. A Milano da Gaboardi e Pogliani, a Roma all’Enoteca delle Vittorie sui 22/23 euro.

DOM, Mirabella

Rodengo Saiano (Brescia)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024