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Il Venerdi' Di Repubblica

L’etilometro, roulette russa per automobilisti ... L’etilometro, cioè quell’arnese che si adopera per scoprire se il guidatore ha bevuto troppo, si è trasformato in un nuovo caso di roulette russa. E spiego perché. Il nostro legislatore, notoriamente, è un po’ distratto, e sovente promulga leggi che hanno scarsa aderenza con la realtà. Stabilisce per esempio che in certi tratti di strada la massima velocità consentita è di trenta chilometri orari: un limite così basso che è quasi impossibile rispettarlo. Oppure ordina di accendere i fari dell’automobile in pieno giorno: norma assurda anche questa, perché alla nostra latitudine la luminosità è tale che non si distingue, a una certa distanza, se i fari di un’automobile sono accesi o spenti. Di recente ha stabilito una tolleranza straordinariamente bassa per il consumo di alcol consentito a chi guida, sull’esempio di altri Paesi, in cui diversi sono gli usi e costumi. Il legislatore esagera, in questo caso come in tanti altri. Apocalittiche, d’altra parte, sono le sanzioni: sequestro dell’automobile, ritiro della patente, visite psichiatriche e peggio. Pene comprensibili per punire un ubriaco; eccessive per chi beve qualche sorso di vino a pasto. Tanto è vero che saranno alleviate: ma non abbastanza. Che fare? Nel caso dell’etilometro, a tutta prima il cittadino probo ha rinunciato a bere anche un solo bicchiere prima di mettersi alla guida, per non correre rischi. Ma col passar del tempo, anche per la rarità dei controlli, i buoni propositi si sono allentati. Come si fa a rinunciare a vecchie abitudini, che non hanno niente in comune, sia chiaro, con l’ebbrezza, con l’ubriacatura? I cittadini probi, quelli che si erano prescritta un’astinenza totale, sono dunque tornati alle antiche usanze, che non costituiscono un pericolo per nessuno. Per fortuna, i tutori dell’ordine si astengono dall’applicare leggi troppo severe, al di fuori della realtà: il loro buon senso rimedia alle esagerazioni del legislatore. I controlli sono rari, e quei pochi che si fanno sono eseguiti con buon senso. Ma si può essere tranquilli? Le leggi intransigenti sono in vigore. Si può essere sfortunati, e incappare in uno dei rari controlli, per trovarsi di fronte a un tutore dell’ordine intransigente, che applica le norme alla lettera. Chi guida dopo avere bevuto quei due bicchieri invece di mezzo rischia molto: come se giocasse, appunto, alla roulette russa. Un gioco d’azzardo, cioè, potenzialmente letale. O quasi.

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