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Il Venerdi' Di Repubblica

Se salta il tappo, va in crisi tutto il Mediterraneo ... Un brindisi per difendere il clima. La proposta viene da Wwf, Assoimballaggi e Federlegno che, a fine mese, lanceranno una campagna per salvare i 2,2 milioni di foreste da sughero in pericolo nel Mediterraneo. Queste sugherete assorbono, ogni anno, quattordici milioni di tonnellate di anidride carbonica. E se si sono conservate così fino a oggi è, in buona parte, perché hanno alimentato l’industria del vino fornendo un elemento considerato per decenni essenziale: il tappo di sughero, un materiale leggero ed elastico che garantisce la perfetta chiusura della bottiglia.
La concorrenza dei tappi a corona, di silicone e di vetro, da qualche tempo ha però cominciato a minacciare la sopravvivenza di un ecosistema oggi perfettamente compatibile con il mondo produttivo che, dalla corteccia degli alberi ricava, senza danneggiarli, trecentomila tonnellate di materiale l’anno (52,5 per cento in Portogallo, 29,5 per cento in Spagna, 5,5 per cento in Italia, il resto in Marocco, Tunisia, Algeria e Francia). Ma che, un domani, potrebbe scomparire, lasciando il via libera alla speculazione edilizia, che ha già massacrato buona parte delle coste.
La campagna punta dunque su due messaggi. Il primo è che, senza sugherete, il Mediterraneo sarebbe più povero sia dal punto di vista paesaggistico che da quello dell’equilibrio ambientale. Il secondo, diretto al mondo del vino, sottolinea i vantaggi del materiale tradizionale. A spingere verso le alternative erano stati infatti due fattori: quello economico e quello legato alla conservazione del prodotto. Su tutti e due i fronti oggi si sta delineando una risposta. Da una parte la crescita di qualità del vino rende meno importante la differenza di costo tra un tappo e un altro. Dall’altra, la ricerca ha messo a punto una tecnologia che offre garanzie contro la contaminazione da parte di funghi all’origine del cosiddetto “sapore di tappo”.

I numeri del sughero in Italia

In Italia è la Sardegna a vantarne il numero maggiore. Altre si trovano in Sicilia, Lazio e bassa Toscana. L’Italia, terzo produttore mondiale, ricava dagli alberi 170 mila quintali di sughero all’anno: il 70 per cento è impiegato dall’industria del vino, per realizzare 1,5 miliardi di tappi.

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