La bottiglia ... Il vino di visciole dell’ex arbitro Tombolini... Negli anni in cui era arbitro di calcio gli insulti allo stadio tiravano sempre in ballo i troppi assaggi (presunti) di vini e liquori. Ora Daniele Tombolini ha passato fischietto e commenti televisivi ad altri e fa solo l’enologo. A Cupramontana, oltre a Verdicchio e Rosso Conero, produce anche vino di visciole, una bevanda a base di vino e visciole. Insomma, un “vino aromatizzato” tipico della regione. A grandi linee (il “know how” è segreto) si ottiene così: le visciole, raccolte mature a fine giugno o inizio luglio, vengono messe sotto zucchero e spezie e lasciate macerare al sole. In autunno vengono tritate, con parte dei noccioli, e poi aggiunte o al mosto della nuova vendemmia di uve rosse o a un corposo vino rosso. Lentissima fermentazione. A primavera, filtrazione e imbottigliamento. Quando berlo? Daniele dice che è da meditazione, ma va bene anche per i dolci o i formaggi saporiti. Dolce senza eccessi, è gradevole il bouquet scuro e acuto (spicca la ciliegia sotto spirito) da assaporare a piccoli sorsi. Ben distribuita nelle Marche, la bottiglia da mezzo litro si trova a Milano da Vino e Delizie sui 18 euro.
101 Percento Vino di Visciole
Daniele Tombolini
Cupramontana (Ancona)
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