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Il Venerdi' Di Repubblica

Nel bicchiere l’intensità di un ritorno ... Qualche vecchio milanese forse ricorda i bei negozi di Vincenzo Radino, negli anni Cinquanta: banconi coperti di mosaici, dispensatori in cristallo del suo olio lucano, il manifesto disegnato da Gino Boccasile. Vincenzo, apprezzato pittore, amava l’arte e la sua terra Chiusi i punti-vendita a Milano. tornò nella sua Rapolla (Potenza) e decise di piantare anche la vigna. Fu il primo, in zona, a costruire i terrazzamenti dove le pendenze erano eccessive. Oggi Vincenzo non c’è più ed è suo figlio Francesco, fotografo quotato, a perfezionare l’opera, trasformando l’azienda in biologica. Dai cinque ettari olio eccellente e dai quattro vitati un solo vino: Aglianico del Vulture dal nome evocativo, Nostos (In greco, ritorno). La spinta decisiva a Francesco fu data da Gino Veronelli. Non stupisce, quindi. che il Nostos sia espressione vera di questa terra vulcanica: scuro, profondo, concentrato, potente. Non ammicca, dalla severità dell’impatto esce concedendo poco a poco frutti neri, spezie, timbri minerali, macchia mediterranea, echi di cacao e tabacco. Grande persistenza. A Milano da l’Altro vino, a Bologna da Divinis sui 16-18 euro.

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