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Il VenerdÌ Di Repubblica

La bottiglia ... Anche nel bicchiere (l’unione) dei produttori fa la forza del sapore ... A Cortaccia è semplicemente “la cantina”. Raccoglie l’adesione di più di duecento soci viticoltori. orgogliosamente partecipi delle fortune dei suoi vini. L’etichetta recita Cantina Produttori, ma è come fosse firmata da ognuno di loro. La somma dei vigneti individuali, tramandati da generazioni, fa circa 180 ettari, dislocati tra i duecento e i novecento metri di quota. Ogni varietà vive nel suo habitat ideale, sul suolo più adatto. Quanto alla trasformazione in cantina, è affidata all’abilità di Othmar Donà, che fa vini “che sanno di Cortaccia”, quintessenza cioè di ambiente, annata, filosofia di produzione. Vini che valgono più di quel che costano, scanditi in diverse linee, Dei bianchi, consigliabili Gewùrztraminer, Muller Thurgau, Pinot bianco, Moscato secco e Sauvignon, de Trossi Schiava, Merlot, Cabernet Sauvignon e Lagrein. L’etichetta si riferisce a quest’ultimo, vendemmia 2012. Un bicchiere scuro scuro, profumato di frutti neri, sottobosco e lievi spezie, al palato è strutturato e rotondo, di aristocratica rusticità, tipico e appagante. A San Fedele Intelvi (Como) da Cantina Landi, a Monza da Meregalli sui 10 euro.

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