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Il VenerdÌ / Repubblica

La Bottiglia ... Il vigneto con le radici profonde ... Incantevole. Sono un Sauvignon, dice subito coi suoi profumi: fiori bianchi, salvia, peperone, lime, buccia di pompelmo, aromi che ben si riflettono nel sorso fresco, avvolgente e limpido. Grande eleganza, dote che si ritrova anche negli altri bianchi di Casa Benincasa, Chardonnay e Pinot grigio. La firma è di due sorelle, Anna e Francesca, che nulla sapevano di campagna (“rischio di collasso al solo vedere una lucertola”) e si definivano “cittadine da ascensore”. Fino a quando negli anni Settanta il padre Franco comprò casa e vigneto (dieci ettari) a Cividale del Friuli, dov’era nato. Restaurata la casa, riorganizzata la vigna: filari strettissimi, da una pianta una bottiglia di vino. Anna cura la vigna, Francesca, con il conforto del maestro enologo Donato Lanati, la cantina. Nel frattempo si è laureata in enologia e, come la sorella, è sommelière. Sottotitolo aziendale: Ronco dei Longobardi, in omaggio alla storia dei luoghi. Al re Autari è dedicato il profondo Cabernet Sauvignon. alla nobildonna Valderada il felice uvaggio di Picolit e Verduzzo. Il Sauvignon, a Treviso da Verovino, a Bari da La volpe e l’uva sui 18 euro.


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