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IL VINO BIANCO FA BENE AL CUORE. SECONDO UNA RICERCA DELL’ATENEO DI PISA. ALBERTO BERTELLI, DIPARTIMENTO DI MORFOLOGIA UMANA DELL’UNIVERSITA’ DI MILANO, CONFERMA A WINENEWS LA BONTA’ DEI RISULTATI: “E’ SOLO L’INIZIO, E FUNZIONA A DOSI BASSISSIME”

Italia
Il professor Alberto Bertelli

Il vino bianco è amico del cuore, delle donne soprattutto. A portare alla ribalta le produzioni vitivinicole da bacca bianca nella lotta alle malattie cardiovascolari è uno studio scientifico del congresso “White wine and health” e commissionato dal Consorzio dei Vini di Soave all’Università degli Studi di Pisa.

La ricerca è stata condotta dall’epidemiologo di Oakland (California) Arthur Klatsky che, dopo aver seguito quasi 130.000 pazienti in sette anni, ha constatato che “i moderati consumatori di vino sono più protetti rispetto agli astemi contro malattie cardiovascolari. E che il vino bianco è più protettivo contro le malattie cardiovascolari rispetto al rosso, mentre le donne, moderate consumatrici di vino bianco, fra tutti sono risultate le più protette”.

“Ci sono molecole nel vino bianco appena studiate - conferma a Winenews.tv Alberto Bertelli, Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università degli Studi di Milano e presidente della sottocommissione “Vino, alimentazione e salute” dell’Organization de la Vigne e du Vin (Oiv) - che sono le stesse dell’olio di oliva, il che vuol dire protezione cardiovascolare. Sono dati nuovissimi appena usciti, in collaborazione con gli Usa, e questa è una cosa che funziona. Quindi un solo bicchiere, tanto l’alcol in eccesso fa male, queste sostanze funzionano a dosi bassissime. Direi che per il vino bianco siamo solo all’inizio, ma questi dati sono un conferma”.

Il risultato, commenta ancora Bertelli, “ridimensiona il ruolo del vino rosso, fino ad oggi considerato il solo proteggi-cuore. Il vino - precisa però il coordinatore scientifico del Congresso del Soave - non è un farmaco. Tuttavia in soggetti sani, un consumo misurato di vino bianco, sempre durante i pasti, è in grado di limitare gli eventi patologici che favoriscono la formazione della placca aterosclerotica. E questo potrebbe spiegare l’efficacia nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Interamente nuovo poi il concetto di inserire nella dieta di pazienti, durante uno studio clinico, vino bianco in sostituzione di quello rosso”.

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