“Il pacchetto vino è una prima tempestiva risposta, che accogliamo con favore, ma ora più che mai il sostegno dell’Ue al settore non deve essere messo in discussione. Il settore deve disporre di risorse adeguate, senza le quali non può esistere una politica vitivinicola europea in grado di rispondere alle sfide che i viticoltori europei si trovano ad affrontare. In particolare, il bilancio per la futura Pac deve tutelare i programmi vitivinicoli nazionali e il “pacchetto vino” deve prevedere opportunità per sostenere le imprese vitivinicole che stanno soffrendo anche della crisi dei consumi e dei dazi doganali. Inoltre, il vino viene promosso come prodotto compatibile con uno stile di vita sano e si esprime fiducia nell’Ue in vista della prossima riunione delle Nazioni Unite, prevista per settembre, affinché la dichiarazione politica sulle malattie non trasmissibili che verrà adottata non sia ostile alla sostenibilità economica e sociale del settore”: è il messaggio che le principali rappresentanze del vino dei primi tre Paesi produttori al mondo, Italia (rappresentata da Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentari, Assoenologi, Cia - Agricoltori Italiani, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini, Fivi e Unione Italiana Vini-Uiv), Francia (con Fnsea - Commission Viticole, La Coopération agricole - Vignerons coopérateurs de France, Vignerons indépendants de France, Les vins Igp de France) e Spagna (Asociación Empresarial Vinos de España, Asociación de Jóvenes Agricultores, Cooperativas Agro-Alimentarias de España, Conferencia Española de Consejos Reguladores Vitivinícolas, Coordinadora de Organizaciones de Agricultores y Ganaderos, Federación Española del Vino, Organización Interprofesional del Vino de España e la Unión de Pequeños Agricultores y Ganaderos), hanno lanciato dall’ultima riunione del “Gruppo di Contatto” andata in scena nei giorni a scorsi in Toscana, a Montepulciano, perla del Rinascimento e culla del Vino Nobile di Montepulciano. “Nella riunione di Montepulciano le Associazioni hanno lanciato all’unisono un appello urgente alle Istituzioni europee e ai rispettivi Governi affinché si adoperino con determinazione per sostenere il dialogo multilaterale con le Autorità statunitensi e per giungere nel più breve tempo possibile ad un accordo “zero for zero” garantendo finalmente stabilità alle imprese. Il futuro del settore – spiega una nota - è sempre più influenzato dai dazi statunitensi, dalle tensioni con la Cina, dal calo dei consumi e dalla tragedia della guerra. Un bilancio Ue dedicato e una diplomazia adeguata sono fondamentali per garantire il futuro economico, sociale e ambientale del settore”.
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