Il vino di Sicilia e d’Italia salutano uno dei suoi padri nobili: si è spento, in queste ore, ad 82 anni, il conte Lucio Tasca d’Almerita, che ha dato un impulso enorme allo sviluppo della cantina di famiglia Tasca d’Almerita, portata ai massimi livelli dai figli Alberto e Giuseppe Tasca che la guidano tutt’oggi, e che, insieme a Diego Planeta e Antonio Rallo è stato uno dei grandi artefici del rinascimento del vino di Sicilia. E, con i quali, nel 1998, ha dato vita ad Assovini Sicilia, progetto all’epoca innovativo e lungimirante, con il quale la Sicilia ha saputo costruire una squadra di produttori, grandi e piccoli, che hanno lavorato insieme per far crescere qualità, reputazione e mercato del vino siciliano.
Nel 1985, Lucio Tasca d’Almerita fu tra i primi in Sicilia a sperimentare le varietà internazionali, aprendo poi una strada seguita da molti. Alla tenuta madre, Regaleali - acquisita nel 1830 dai due fratelli Tasca, un’isola verde al centro della Sicilia, nell’antica Contea di Sclafani - negli anni si sono aggiunte Capofaro, a Salina, nell’arcipelago delle Eolie; Tascante sull’Etna; la storica tenuta Whitaker nell’antica isola Mozia; e Sallier de La Tour, a Monreale.
“Oggi è un giorno di lutto - commenta il direttore, Alessandro Regoli - non solo per il vino di Sicilia, ma per tutto il vino italiano, che perde uno dei suoi pionieri, animato da una passione viscerale per la sua Sicilia. Mi piace pensare che, in questo momento di dolore, in cui WineNews si stringe intorno ad Alberto, Giuseppe ed a tutta la famiglia Tasca, si è ricomposto in cielo il triumvirato formato da Lucio Tasca d’Almerita, Giacomo Rallo e Diego Planeta, che, insieme, hanno consentito alla Sicilia del vino di fare un cambio di passo profondo in termini di visione, qualità del vino, immagine e mercato”. A ricordarlo anche l’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha espresso: “grande affetto e vicinanza alla famiglia Tasca d’Almerita in questo momento di tristezza e di dolore per la scomparsa del carissimo Lucio Tasca, divenuto riferimento internazionale della migliore imprenditoria siciliana”.
È stato un uomo poliedrico, il conte Lucio Tasca d’Almerita: nato a Palermo nel 1940, maturità classica ottenuta a Losanna, in Svizzera, lauerato in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Palermo, nel 1960 ha partecipato anche alle Olimpiadi di Roma nella disciplina “Completo di equitazione”, priva di diventare, nel 1961, imprenditore agricolo dell’Azienda Regaleali, poi trasformata in Conte Tasca d’Almerita Spa Agricola. Nel 1979 intuisce il potenziale delle più celebrate uve straniere. Nascono nel 1988 e 1989 il primo Cabernet Sauvignon e Chardonnay siciliani. Nel 1995 riceve il premio “Cangrande della Scala”. Nel 1997 riceve il Premio Internazionale “Gran Vinitaly”. Dal 1998 è stato presidente di Conte Tasca d’Almerita srl Agricola, azienda vitivinicola di famiglia dal 1830, che detiene la proprietà e la gestione di cinque tenute, Regaleali, Capofaro Malvasia & Resort, Tascante, Mozia e Sallier de La Tour. Tra le altre cose, è stato socio fondatore e consigliere dell’Istituto Italiano del Vino di Qualità “Grandi Marchi”, e poi presidente “Associazione Grand Cru d’Italia”, oltre che presidente, dal 2002 al 2008, di Assovini Sicilia.
Un uomo “umile e con un rispetto ed una curiosità naturale che non ha mai perso”, si legge in una nota di Tasca d’Almerita, “è stato il primo in Sicilia a credere nel potenziale del territorio come produttore di qualità e di eccellenza. La sua convinzione e la volontà di aumentare la conoscenza di varietà autoctone come il Nero d’Avola - una varietà ora conosciuta in tutto il mondo - ha aperto la porta del riconoscimento della viticultura siciliana nel mondo. Agli inizi degli anni Ottanta ha voluto confrontarsi con le grandi varietà francesi e le degustazioni in giro per il mondo. Dopo aver convinto suo padre, ha cominciato a fare vini come Cabernet e Chardonnay e ad utilizzare barriques di rovere francese per l’invecchiamento, presse soffici per la vinificazione, pototaura corta, e dimostrando al mondo la capacità della Sicilia di produrre vini di qualità e longevi. È stato anche sotto la guida del presidente Lucio Tasca, che il team è stato il primo nel mondo del vino ad introdurre l’uso della tecnologia nella gestione ordinaria della società, incluso un software di gestione vitivinicola per migliorare e controllare la conduzione dalla vigna allo scaffale del cliente. La sua missione è sempre stata quella di promuovere e migliorare la produzione e lo sviluppo imprenditoriale della Sicilia, al fine di rafforzare la competitività della regione e del paese all’interno del mercato mondiale”.
Focus - Il cordoglio di Assovini Sicilia, Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Fondazione SOStain
Le voci di Assovini Sicilia, Consorzio di tutela Vini Doc Sicilia e Fondazione SOStain Sicilia si uniscono in memoria di Lucio Tasca d’Almerita, tra i primi in Sicilia a credere nel potenziale del territorio come produttore di qualità e di eccellenza e a contribuire profondamente alla conoscenza della viticoltura siciliana nel mondo.
“Assovini Sicilia è nata grazie alla visione di tre grandi uomini, Lucio Tasca d’Almerita, Diego Planeta e Giacomo Rallo - rileva Laurent Bernard De La Gatinais, presidente Assovini Sicilia - e Lucio ne è stato l’ideatore. Se tutti noi, imprenditori e manager delle aziende siciliane, rappresentiamo con forza e prestigio la Sicilia vitivinicola nel mondo intero è perché abbiamo raccolto l’eredità e gli insegnamenti di grandi uomini e maestri come Lucio Tasca”.
“Se ne va uno dei grandi protagonisti della viticoltura siciliana - commenta Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia - Lucio Tasca d’Almerita é stato senza dubbio tra i primi a credere nelle potenzialità dell’isola. Visionario, precursore, innovatore, ha dedicato tutto il suo impegno allo sviluppo della Sicilia del vino, anche attraverso il suo prezioso supporto alla nascita del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia”.
“Con la morte di Lucio Tasca se ne va - sottolinea Alessio Planeta, nel direttivo Fondazione SOStain - un signore del vino, che, a mio avviso, insieme a Giacomo Rallo ed a Diego Planeta, ciascuno con la sua visione e il suo stile personale, ha dato un impulso e una spinta decisivi al decollo del vino siciliano. Oggi siamo ciò che siamo anche grazie a Lucio Tasca, alla bella intesa che ha sempre avuto con i suoi due amici di sempre. Mi piace pensare che dopo di lui - dopo di loro - si proseguirà con energie doppie e triple, grazie alle sollecitazioni ricevute, dividendosi tra le proprie aziende e gli impegni per la Sicilia intera, con il ruolo di Alberto Tasca nel Consorzio Doc Sicilia e in Assovini. Non è un caso che l’ultima volta che abbiamo visto Lucio è stato, poche settimane fa, in occasione del Simposio della Fondazione SOStain: l’ultima creazione di una famiglia devota al vino siciliano”. Assovini Sicilia, il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, la Fondazione SOStain Sicilia si uniscono nel cordoglio ai figli Giuseppe, Franca, Alberto e Alessandra ed a tutta l’azienda Tasca d’Almerita.
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