02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“IL VINO E’ UNA QUESTIONE CULTURALE, UNA “MACCHINA PER PENSARE”, E NON C’E’ DIFFERENZA TRA UN’OPERA D’ARTE ED UNA GRANDE BOTTIGLIA”. COSI’ SANDRO CHIA, UNO DEGLI ARTISTI PIU’ QUOTATI DEL MONDO E VIGNAIOLO A MONTALCINO, NEL CASTELLO ROMITORIO

Italia
Sandro Chia

“Il fatto che il vino non sia un alimento ma una questione culturale è una scoperta recente, che si sta diffondendo sempre di più. Coloro che si accostano al vino (produttori, appassionati, esperti conoscitori …) sanno che questo è una “macchina per pensare”, che va oltre il gusto, che è solo la parte iniziale. Poi sono la mente e lo spirito che producono il vero effetto di piacere”.
Così Sandro Chia, uno dei più quotati pittori della Transavanguardia ed artista di livello mondiale, racconta il suo pensiero sul nettare di Bacco, una passione che lo ha portato a produrre, anche con la consulenza recente dell’enologo Carlo Ferrini, Brunello di Montalcino nel suo Castello Romitorio, gestito insieme al figlio Filippo.
“La passione per l’arte si è impossessata della mia vita da subito, ma non c’è una cesura con quella per il vino, anzi, l’arte ha portato con se l’amore per la vigna senza nessun tipo di priorità o di squilibrio”.
Un rapporto, dunque, quello tra arte e vino, che porta Chia ad accomunare il percorso per la realizzazione di un’opera a quello che conduce alla realizzazione di una bottiglia: “sono due passioni collettive, nascono dalla collaborazione di più persone, l’importante è riuscire ad infondere e condividere l’entusiasmo che serve per realizzarle”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli