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LA NOVITÀ

Il vino rientra nei fondi di promozione orizzontale stanziati dalla Commissione Europea

Lo ha sottolineato Federvini sottolineando che è stato eliminato “il riferimento alla correlazione tra rischio di cancro e bevande alcoliche”
COMMISSIONE EUROPEA, Europa, FEDERVINI, vino, Italia
Bottiglie di vino in fila nella immagine Freepik

Una buona e attesa notizia per il mondo del vino, dall’Europa nessuna esclusione per i fondi di promozione orizzontale: la Commissione Europea stanzierà 185,9 milioni di euro nel 2024 per finanziare attività di promozione dei prodotti agroalimentari sostenibili e di alta qualità dell’Ue nei propri confini e nel mondo. Tra questi ci sarà anche il vino, come sottolineato da Federvini: “la Commissione Europea ha recentemente adottato il programma di lavoro 2024 relativo alla politica di promozione orizzontale dei prodotti agroalimentari eliminando dal testo della misura il riferimento alla correlazione tra rischio di cancro e bevande alcoliche che inibiva la partecipazione di alcuni comparti”.
Il programma di lavoro 2024 sulla politica di promozione, adottato dalla Commissione, vuole sviluppare nuove opportunità di mercato, per gli agricoltori e l’intera filiera, consolidando le realtà già esistenti. Gli importi disponibili per le campagne selezionate per il 2024 sono suddivisi tra la promozione sul mercato interno dell’Unione Europea e quella nei Paesi terzi, con dotazioni rispettivamente di 81,3 milioni di euro e 85,1 milioni di euro. Al di fuori della Unione Europea, i Paesi e le Regioni caratterizzati da un elevato potenziale di crescita sono considerati i principali obiettivi della promozione: tra questi figurano Cina, Giappone, Corea del Sud, Singapore e America settentrionale. Il Regno Unito, che assorbe oltre il 20% delle esportazioni dell’Ue-27, si conferma uno dei principali mercati di esportazione per i prodotti agroalimentari dell’Unione.
La Commissione Europea cofinanzia fino all’80% dei progetti selezionati, presentati da operatori privati, e gestisce, inoltre, le proprie campagne di comunicazione nei paesi terzi attraverso la partecipazione a fiere del settore agroalimentare, l’organizzazione di delegazioni commerciali in paesi terzi e la redazione di manuali per l’accesso al mercato rivolti agli esportatori. Le campagne di promozione selezionate nel 2024 dovrebbero presentare prodotti provenienti da pratiche agricole sostenibili, che contribuiscono a ridurre la dipendenza da pesticidi e antimicrobici, a minimizzare la fertilizzazione e l’inquinamento idrico, a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, a rafforzare l’agricoltura biologica ed a migliorare il benessere degli animali.
Per i prodotti agroalimentari ottenuti in modo sostenibile saranno stanziati nello specifico 62 milioni di euro, di cui 42 milioni per i prodotti biologici. Uno dei risultati attesi è un maggiore riconoscimento del logo biologico dell’Unione Europea da parte dei consumatori europei e un ulteriore aumento del consumo dei prodotti bio. Ed ancora, l’accrescimento della consapevolezza relativa ai regimi di qualità dell’Unione Europea ed ai prodotti registrati come Denominazione di Origine Protetta (Dop), Indicazione Geografica Protetta (Igp) e Specialità Tradizionale Garantita (Stg), attualmente sono protetti oltre 3.500 nomi di prodotti agroalimentari e bevande.
Anche la promozione del consumo di ortofrutticoli freschi, nel contesto di una dieta bilanciata, rimane un fondamento della politica di promozione; secondo l’ultimo riesame dell'attuazione del programma, gli ortofrutticoli sono stati i prodotti che hanno beneficiato maggiormente del cofinanziamento della politica di promozione, con una percentuale compresa tra il 19% e il 30% del suo bilancio totale annuale tra il 2016 e il 2019. Il programma di lavoro 2024 destinerà oltre 18 milioni di euro alla promozione degli ortofrutticoli freschi, ciò non esclude tuttavia che le campagne per questi prodotti ricevano finanziamenti anche dal bilancio restante per la promozione.
Gli inviti a presentare proposte per le campagne del 2024 saranno aperti, dal 18 gennaio al 14 maggio 2024, e saranno gestiti dall’Agenzia Esecutiva Europea per la Ricerca (Rea).

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