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LE INIZIATIVE

Il wine & food a sostegno dell’emergenza Covid-19: mille e mille le iniziative di beneficenza

Cantine, grandi brand dell’alimentare e ristoratori continuano a dare il loro aiuto al sistema sanitario nazionale, tra donazioni e raccolte fondi

Ad un mese dal lock down totale, annunciato dal Presidente del Consiglio Conte, l’emergenza Coronavirus non sembra per ora rientrare: la situazione è ancora seria, per cui il Governo ha deciso di prolungare le restrizioni (almeno) al 13 aprile. Questo significa che la data di riapertura delle attività del settore enogastronomico, è ancora rimandata, ma questo certo non ferma il settore dal voler dare una mano agli ospedali, alla protezione civile ed a tutti gli operatori sanitari che combattono il virus senza sosta. La voglia di ripartire è tanta, ma per ora il settore del vino, dell’alimentare e della ristorazione si “limita” ad aiutare, con donazioni, iniziate dal primo giorno di emergenza, ed a cui aderiscono sempre di più brand, aziende e attori del comparto.
Tutto era iniziato da Esselunga e da Tannico, creando di fatto una vera propria corsa alla beneficenza, a cui si sono di buon grado uniti nomi del mondo del vino tricolore, come Cielo e Terra, azienda vinicola dell’articolato mondo cooperativo di Collis Veneto Wine Group,
con una donazione alla Regione Veneto a supporto delle strutture sanitarie impegnate nella lotta al Covid-19 e con la produzione di 1.000 mascherine in tessuto donate al Comune di Montorso per i più bisognosi; Schenk Italian Wineries, che comunica la decisione dell’azienda di aderire all’iniziativa #sosteniamounospedale attraverso la donazione di 45.000 euro a supporto dell’acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari, nonché attrezzature medicali per potenziare le terapie intensive degli ospedali di Trento, Bolzano e Treviso, a cui andranno 15.000 ciascuno. La distilleria Nonino, che produce la famosa omonima grappa, ha deciso che continuare la produzione, seguendo le disposizioni di sicurezza del decreto del Governo, non era abbastanza: per senso di partecipazione alla comunità ha deciso quindi di fare una donazione alla Terapia Intensiva dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, che accoglie pazienti friulani e di fuori regione. Arriva poi l’iniziativa della griffe toscana Ruffino, che, col progetto di responsabilità sociale “Ruffino Cares”, ha deciso di destinare le donazioni ricevute e raddoppiate da Ruffino alla Regione Veneto. Ruffino partecipa alla propria campagna con un minimo di contributo pari a 250.000 euro. Inoltre, con la voglia di dare una mano in questi giorni difficili, ha creato “Cappuccetto Rosso - Cibi e storie a casa tua”, un’idea di consegna a domicilio di mangiari e parole ai tempi del virus cattivo. Ogni giorno lo staff di Cappuccetto Rosso prepara un paniere con un gustoso piatto e una rassicurante favola ad accompagnarlo (il servizio, per ora, è attivo solo nel comune di Pontassieve). In Sicilia, le Cantine Pellegrino decidono di donare alla struttura pubblica sanitaria della propria città un sistema di sanificazione utile a contrastare la diffusione del virus che sta colpendo duramente l’intero Paese. La donazione in favore dell’Ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala consiste in un sistema di sanificazione che garantisce la disinfezione e l’igiene dei luoghi, al fine di proteggere pazienti, medici, infermieri e tutto il personale sanitario da eventuali contagi da Coronavirus. Scende in campo anche Domini Castellare di Castellina: per ogni bottiglia di vino delle sue griffe, Rocca di Frassinello, Castellare, Gurra di Mare, Feudi del Pisciotto, in e-commerce, una seconda bottiglia sarà donata al personale medico e infermieristico impegnato in trincea a fronteggiare l’emergenza sanitaria nel nostro Paese. Anche la griffe Barberani ha deciso di donare il 40% dell’importo di ciascun ordine all’ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto, mentre l’azienda vitivinicola Tenute Rubino ha deciso di devolvere l’intero importo delle vendite on-line, fino al 12 aprile, alla Protezione Civile e alla Caritas italiana, con la campagna #CALICESOLIDALE, che riguarderà l’intera gamma dei vini prodotti da Tenute Rubino per gli acquisti effettuati sul sito e-commerce. E se Venturini Baldini ha preso parte al progetto #iorestoincantina promosso da Cantina Social, donando il 10% delle vendite di una special box di Venturini Baldini all’Ospedale di Santa Maria di Reggio Emilia, la 958 Santero ha destinato alla Protezione Civile di Santo Stefano Belbo i 10.000 euro ricavati dalla vendita delle 2.000 mascherine prodotte col logo dell’azienda del cuneese. Inoltre, la famiglia Santero ha deciso di destinare la somma di 100.000 euro come premio per i dipendenti. Sempre in Emilia Romagna, la Lambruscheria di Modena e l’azienda Vitivinicola Fangareggi di Correggio organizzano, per raccogliere fondi per la Croce Rossa Modena impegnata nell’emergenza Covid-19, una vendita di 1.000 bottiglie di Lambrusco Salamino in purezza: ogni 2 bottiglie acquistate 1 sarà devoluta al 100% per questa causa. Anche la Cormaci Wine & Spirits, di Reggio Calabria, ha deciso di destinare il 10% degli acquisti online sulla loro piattaforma e-commerce al Reparto di Terapia intensiva del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Tutto, che si aggiunge alle iniziative già intraprese dal mondo vitivinicolo italiano, dalla Milano Wine Week, la più grande manifestazione del vino milanese che proprio in questi ultimi giorni ha lanciato una raccolta fondi per supportare il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro e il Policlinico San Marco di Zingonia, appartenente al Gruppo San Donato, due ospedali nel bergamasco, epicentro dell’emergenza, a Umberto Cesari, Casa Paladin, ma anche il Gruppo Italiano Vini alle Cantine Riunite & Civ, i Consorzi dell’Asti e della Barbera d’Asti e quello del Prosecco Docg, Zorzettig, Terre d’Oltrepò e La Versa, e Montelvini, ed ai quali se ne aggiungono continuamente altri, come Valdo Spumanti a supporto degli Alpini che hanno riaperto l’Ospedale di Valdobbiadene.
E non si sono tirati indietro nemmeno i grandi nomi dell’alimentare, con i Supermercati Cadoro, gruppo della gdo presente in Veneto, Friuli ed Emilia Romagna,
che hanno donato alla Protezione Civile di Treviso 76.000 mascherine, e Conad che dona un milione di euro all’Istituto nazionale dei tumori Irccs fondazione Pascale di Napoli a sostegno della ricerca di farmaci innovativi per la cura di Covid-19, che si uniscono alle altre donazioni del settore, dal Grana Padano a Ferrero, da S.Pellegrino ad Eurospin, da Eataly a Lavazza, dal Gruppo Orogel al pastificio Rana (come abbiamo raccontato), e a cui si è aggiunto anche l’aiuto di Despar, che ha stanziato una donazione di 500.000 euro a favore dell’Istituto Spallanzani di Roma, polo di eccellenza dell’Italia per la ricerca e la cura nel campo delle malattie infettive. Ed a cui si aggiunge l’iniziativa degli agricoltori di “Campagna Amica”, che per aiutare a combattere le nuove povertà e affrontare la crescente emergenza alimentare, sul modello dell’usanza napoletana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo, hanno lanciato la “Spesa sospesa del contadino a domicilio”: in questo caso si tratta di frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero, dei mercati e delle fattorie di “Campagna Amica”. I cittadini che ricevono la spesa a casa possono decidere di donare un pacco alimentare, e saranno gli agricoltori di “Campagna Amica” a consegnarli gratuitamente alle famiglie più bisognose. Anche Michelin, famoso brand di pneumatici che firma la prestigiosa Guida gastronomica più famosa al mondo, ha deciso di dare il suo contributo, mettendo a disposizione dei veicoli della Croce Rossa e delle Asl italiane i loro pneumatici gratuitamente, insieme al sostegno gratuito della rete di officine Euromaster.
Ma non solo: a metterci la faccia sono stati anche grandi nomi della gastronomia italiana, che costretti a chiudere i loro prestigiosi locali in tutta Italia, hanno deciso di mettere le loro doti culinarie al servizio dei bisognosi. Così, la famiglia Cerea del tristellato Da Vittorio a Brusaporto, è impegnata a cucinare i pasti all’ospedale da campo costruito da zero alla Fiera di Bergamo, mentre gli chef L’Arcangelo, Pipero e Roscioli si sono uniti per lo Spallanzani di Roma, e Carlo Cracco con la brigata del suo In Galleria, che prepara quelli alle persone che stanno lavorando alla costruzione del nuovo Ospedale alla Fiera di Milano, e a cui ha aggiunto il suo contributo anche Égalité, famosa boulangerie milanese che donerà pane e baguette proprio alla brigata di Cracco. E poi c’è anche chi cucina per le case di riposo per anziani o per i senzatetto come fa Franco Pepe a Caserta, e chi lo fa per raccogliere fondi per sostenere le strutture sanitarie del Piemonte con la campagna #chefperilpiemonte lanciata dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tra donazioni e video ricette da condividere su Instagram. E, rispondendo all’appello del ristorante SlowSud, che per primo, giorni fa, aveva recapitato all’ospedale Sacco di Milano della pasta alla Norma, un gruppo di ristoratori milanesi ha “infoltito” la rete, e nel corso della settimana potrà distribuire oltre 2.000 pasti tra Sacco, San Raffaele, Fatebenefratelli, Policlinico, San Carlo, San Giuseppe e Bassini di Cinisello.

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