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IMMERSIONI DI BENESSERE NEL CHIANTI CLASSICO: LA “VINOTERAPIA” DI SCENA ALLA SETTIMANA DEI VINI (CHE CHIUDE DOMANI A SIENA)

Italia
Un momento della vinoterapia

Il vino non è soltanto un piacere per il palato o una mania per collezionisti, ma anche un ottimo rimedio contro lo stress e l’invecchiamento della pelle. Una dimostrazione pratica ? La vinoterapia. Alla “Settimana dei Vini” (che ciude il 3 giugno), a Siena, è stato possibile assistere e praticare sedute di vinoterapia: si tratta di una novità nel panorama del turismo eno-gastronomico, che coniuga perfettamente il binomio vino e salute, e rende manifesti una volta di più i benefici provenienti dal succo più amato al mondo. Così è stata collocata una tinozza di legno di rovere della capienza di 500 litri, in cui sono stati miscelati un estratto di acqua di vite e un estratto di Chianti Classico. La colorazione e il profumo, quindi, sono stati quelli del famoso rosso apprezzato in tutto il mondo.
Il vino, “elisir di lunga vita”, ha messo in mostra le sue proprietà terapeutiche sotto una veste alternativa. La vinoterapia serve a stimolare la circolazione e a disintossicare la pelle offrendo un’azione defaticante per tutto il corpo, e il trattamento di fangoterapia, di cui si avvale, ha un’azione purificante sulla pelle, privandola delle tossine raccolte giorno dopo giorno attraverso lo smog. Il corpo, infatti, viene cosparso da un mix di argilla verde (proveniente dalla Grecia), acqua di vite, mosto d’uva e miele non trattato biologicamente e poi coperto con un termocoperta che mantenga costante la temperatura del fango. In conclusione, seguono trenta minuti di massaggio effettuato con olio di vinacciolo con un effetto immediato sul peeling della pelle.

L’idea della vinoterapia, qui a Siena, è venuta a Gabriella Rosolen, proprietaria di un centro benessere a Radda in Chianti, situato nel Palazzo Leopoldo. “L’idea - spiega a WineNews - mi è venuta dopo essere stata a Bordeaux. Lì ho potuto sperimentare direttamente gli effetti dell’uso terapeutico del vino ed i risultati sono stati talmente stimolanti che ho deciso di esportare in Italia questo tipo di attività”. “Il vino - continua la Rosolen - ha un’azione terapeutica. Con questi trattamenti si possono curare problemi cardiaci e di pressione bassa. Per quanto riguarda l’aspetto estetico, la terapia permette di portare via le cellule morte restituendo alla pelle brillantezza e colore. E’ consigliabile sottoporsi al trattamento due volte all’anno, una in autunno ed una in primavera”.

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