Sei bottiglie di Domaine de la Romanée Conti, La Tache 1992, autentico mito del vino francese, con base d’asta di 15.000 euro, ed altri big del Domaine come il cofanetto di Drc Echezaux 2014 e Drc Corton 2016 (con base d’asta di 4.800 euro) per un podio tutto francese, completato da una bordoloese di Musigny Roumier 1998, gioiello della Borgogna con base d’asta a 3.800 euro. Sono i “top lot” dei vini protagonisti dell’asta by Finarte (dedicata anche ai distillati), di scena il 26 e il 27 novembre a Milano, anche con autentici gioielli italiani, come il cofanetto da tre bottiglie del celeberrimo Barolo Monfortino Riserva 2015 di Giacomo Conterno (con una base d’asta di 2.700 euro), nome tra i più prestigiosi della denominazione. E, in un derby “rossista” che si rinnova, da sottolineare la presenza di un leggendario Brunello di Montalcino Tenuta Greppo Riserva 1955 di Biondi-Santi (con certificato di ricolmatura 2001), con base d’asta di 1.300 euro per una delle bottiglie più iconiche della griffe che ha dato i natali al Brunello di Montalcino. L’annata in questione è, infatti, di quelle da antologia, perché il Brunello di Montalcino Riserva 1955 di Biondi-Santi è l’unico italiano tra i dodici grandi vini del Novecento secondo “Wine Spectator”. L’asta si arricchisce di altri nomi straordinari e veri e propri oggetti del desiderio tra i collezionisti, come Soldera, Masseto e Sassicaia per l’Italia, ma anche Roumier, Jayer, Petrus, Lafite, Mouton e Margaux per la Francia, e senza dimenticare i grandi Champagne di Dom Pérignon, Cristal e Krug.
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