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In bici o con il nordic walking tra i vigneti e l’arte del Parco Orme su La Court, punto di partenza per scoprire il Monferrato: Vivere La Court, progetto di territorio di Michele Chiarlo, per la candidatura del Monferrato “Capitale dello Sport” 2017

In bici, con il trekking o il nordic walking tra i vigneti della migliore Barbera e le opere d’arte di Emanuele Luzzati e Peppino Campanella, del Parco Orme su La Court, punto di partenza per scoprire, coinvolgendolo, tutto il Monferrato: ecco “Vivere La Court”, il progetto di territorio della cantina Michele Chiarlo, che abbraccia le celebri colline Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco ed i loro Comuni - da Castelnuovo Calcea a Vinchio, da Vaglio Serra a Mombercelli e Cortiglione - fino alla Val Sarmassa. Una case history che, dopo esser stata selezionata, con i suoi percordi didattici, dal Progetto Scuola dell’Expo 2015 di Milano e dall’Unesco, come buona pratica di coinvolgimento della comunità locale, all’Università Paris Sorbonne, ora sarà illustrata al Congresso Mondiale dell’Ifla-International Federation of Landscape Architects a Torino (Lingotto, 20-22 aprile) tra gli “Inspiring Landscapes”. Ma non solo: il Parco Orme su la Court sosterrà e parteciperà anche al progetto di candidare il Monferrato come “Capitale dello Sport” 2017, nell’iniziativa “Community dello Sport”, massimo riconoscimento europeo assegnato a quelle città, Paesi e territori che puntano sul turismo sportivo.
Punto di forza della candidatura sarà proprio lo scenario in cui potranno svolgersi tutte le attività: le splendide colline del Monferrato che, insieme a Langhe-Roero, sono diventate Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. In ognuno dei territori comunali attraversati dai percorsi del Progetto Vivere, sono infatti indicate le bellezze da vedere e le realtà più importanti da visitare: chiese barocche, castelli, musei, personaggi illustri. Il tutto unito alla curiosità di visitare borghi antichi e ricchi di storia, e il piacere di poter degustare un bicchiere di vino o un piatto tipico della zona. Un modo, insomma, per vivere realmente il Patrimonio senza tempo custodito da queste colline, e di comunicare l’apertura dei territori al turismo interessato. Con il paesaggio protagonista consapevole di una realtà che si trasforma, creando opportunità di miglioramento degli spazi e della vita della popolazione.
Concretamente, il Progetto Vivere ha studiato nei dettagli quattro percorsi - La Court a piedi, in bici, comunque uno spettacolo (2 km ); Sino alla terrazza degli Ulivi di Castelnuovo Calcea (3 km); Via Romana: dopo i Galli e i Celti, sulle terre dove sorge Castelnuovo Calcea (5 km); Percorso dei due parchi-tra arte e natura( 10 km) - che sono stati disegnati su una mappa appositamente realizzata dall’Associazione Orme su La Court. Sulla mappa sono segnate le caratteristiche e le lunghezze dei percorsi, la tipologia del terreno sui quali si snodano e il grado di difficoltà dei vari tratti. In questo modo, tutti gli appassionati possono trovare la proposta adeguata alla propria forma fisica, godendosi pienamente l’esperienza. E, ovviamente, non mancano le indicazioni riguardo lo opere d’arte del Parco da vedere, oltre alla possibilità di visitare le cascine, sostare e riposare negli spazi appositamente pensati e adibiti all’accoglienza.
“L’esempio del progetto in corso, promosso dalla famiglia Chiarlo coinvolgendo il proprio territorio - ha sottolineato Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte - è una delle esperienze più significative e originali nel panorama dei territori riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, perché ha saputo coniugare la tutela del paesaggio, l’espressione artistica e il coinvolgimento delle persone, donando nuove opportunità di sviluppo”.
Info: www.lacourt.it

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