In cinque anni le famiglie hanno tagliato il budget destinato alla spesa alimentare di 11 miliardi di euro. L’allarme è stato lanciato dalla Fipe-Confcommercio.
La riduzione ha interessato tutte le categorie merceologiche a cominciare dal binomio pane-pasta, carne e formaggi scesi rispettivamente del 10%, dell’8% e del 9,9%; tre voci che da sole valgono i tagli di oltre 6,6 miliardi di euro. Anche frutta e vegetali sono stati colpiti pesantemente dalla crisi, con una riduzione rispettivamente di 759 milioni e di 835 milioni. Nei consumi fuori casa, secondo la Fipe, la perdita è di 313 milioni, significativa ma più contenuta rispetto a quanto si registra all’interno delle mura domestiche. Tra il 2007 ed il 2010, mentre nei Paesi dell’area euro i consumi alimentari in casa crescevano ad un tasso medio dello 0,2%, in Italia calavano del 2%. Nei consumi fuori casa l’Italia registra un calo dello 0,5% a fronte di un valore medio europeo di -2%; a livello di singoli Paesi spiccano Spagna -4,6%, Regno Unito -2,1% e Francia -0,8%.
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