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In Italia l’e-commerce di vino pesa ancora poco sul totale, ma è di questo settore la startup più profittevole, ovvero Tannico, che nel 2016 ha avuto ricavi per 6,8 milioni di euro, e si avvia ai 12 nel 2017. Così il magazine EconomyUp

Italia
Marco Magnocavallo, fondatore di Tannico

In Italia l’e-commerce di vino pesa ancora poco sul totale: è solo una piccola parte del totale food che, nel complesso, secondo l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management Politecnico di Milano, nel 2017 ha mosso un giro d’affari di 849 milioni di euro. Eppure, è proprio legata all’e-commerce enoico la startup che fattura di più secondo la ricerca degli Osservatori Startup Hi-Tech, Startup Intelligence e Digital Transformation Academy dell’Istituto milanese. Ovvero Tannico, la più grande enoteca on line d’Italia, come riporta il magazine specializzato in tecnologie www.economyup.it, diretto da Giovanni Iozzia, che ne ha raccontato la storia nel volume The Italian book of Innovation (pubblicato da Rizzoli).
La società, fondata da Marco Magnocavallo nel 2013, che oggi conta oltre 11.000 referenze, e che nel 2016 ha avuto ricavi per 6,8 milioni di euro. “E a fine 2017 siamo vicini ai 12 milioni di euro”, spiega Magnocavallo.

Nel 2016, la sturtup ha ricevuto un finanziamento di ben 3,8 milioni di euro, il più grande in Italia per una startup del wine & food, ed è iniziata così anche la vendita all’estero, dal Regno Unito alla Svizzera, ma anche Germania, Belgio, Austria, Francia e Usa, con “l’estero” che oggi vale il 15% del fatturato. Ma nella top 10 delle startup più profittevoli, per il settore del vino e del cibo, non c’è solo Tannico: presente anche Viniexport.com, piattaforma B2B di commercio elettronico dedicato al vino, e Supermercato24.it, portale che consente di fare la spesa in supermercati convenzionati e riceverla a domicilio, entrambe con 2,5 milioni di euro di ricavi (https://goo.gl/LJQHGr).

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