Nella grande casa di Hyannis Port, in Massachusetts, preparava torte di compleanno, creava i meni delle cene di gala, seguiva con trepidazione le campagne elettorali, consolava i più piccoli nei momenti di tristezza e condivideva le gioie e i drammi della famiglia più famosa d’America: il libro “La cuoca dei Kennedy” di Valérie Paturaud (Gambero Rosso, 356 pagine, 19,90 euro) racconta la storia della donna che per oltre 20 anni ha cucinato per la stirpe che ha fatto la storia del Novecento.
Tutto nasce ad una cena fra amici: la scrittrice Valérie Paturaud sente parlare della cuoca che per due decenni è stata al servizio della famiglia Kennedy e ha testimoniato la vita della famiglia: ne rimane incuriosita e decide di mettersi sulle sue tracce. Ritrova così molte testimonianze, fra cui i suoi diari, rintraccia la sua famiglia, e di fronte a questa storia incredibile decide di fare di Andrée Imbert la sua eroina.
Appassionatasi all’arte culinaria grazie a “zia” Lil, Andrée entra a servizio di famiglie ricche e influenti, dai fratelli Lumière ai Rogers. Quando questi partono per gli Stati Uniti, Andrée li segue, nonostante soffra per la lontananza dell’unica figlia. Arrivata oltreoceano va a lavorare per i Kennedy, dove resterà per vent’anni. Nel memoir una testimonianza della Grande Storia, comprese fotografie e ricette tratte dal quaderno personale di Andrée Imbert.
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